Dopo gli ottimi risultati registrati a settembre anche nel mese scorso si è confermato il trend di crescita dell’occupazione in Italia. A ottobre 2022 il tasso di occupazione sale al 60,5% (+0,2%) facendo registrare il valore record dal 1977, ovvero il primo anno della serie storica. Mentre i tassi di disoccupazione e inattività scendono rispettivamente al 7,8% e al 34,3%. Lo afferma l’Istat nel consueto report mensile relativo a occupati e disoccupati.
Rispetto a ottobre 2021 ci sono quasi 500mila occupati in più, situazione determinata dall’aumento dei dipendenti che ammontano a circa 18 milioni e 250mila. Il numero di occupati a ottobre 2022 supera quello di ottobre 2021 del 2,2% (+496mila unità).
L’aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa. Il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,5 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,1 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
Rispetto a ottobre 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-14,0%, pari a -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -336mila). L’occupazione (+0,4%, pari a +82mila) aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per gli ultracinquantenni, diminuisce invece per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine e gli autonomi.
Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-0,4%, pari a -8mila unità rispetto a settembre) tra i maschi e in tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 23,9% (-0,2 punti).
La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, pari a -62mila unità) coinvolge donne, 25-34enni e chi ha più di 50 anni. Il tasso di inattività cala al 34,3% (-0,2 punti).