A ottobre il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, recupera parzialmente il calo registrato a settembre facendo segnare un aumento del 2,2% rispetto al mese precedente. Lo rileva l’Istat sottolineando un andamento analogo per la componente interna, mentre per quella estera si evidenzia una crescita ininterrotta dal mese di maggio.
L’aumento congiunturale del fatturato riflette risultati positivi per entrambi i mercati, con una variazione più ampia quello interno (+2,8%) rispetto a quello estero (+1,1%). Per gli ordinativi l’incremento è pressoché analogo su entrambi i mercati (+3,0% quello interno e +2,8% quello estero).
Nella media del trimestre agosto-ottobre si è registrata una sostanziale crescita pari al 14,3% rispetto al trimestre precedente. Su base annua sono molto positivi i risultati degli ultimi due mesi per l’industria dei mezzi di trasporto, in particolare per il comparto degli autoveicoli: il settore dei mezzi di trasporto registra una crescita del 12,2%, l’industria dei macchinari e delle attrezzature del 4,1%.
Mentre continuano a rimanere in sofferenza il settore tessile, dell’abbigliamento e dei prodotti in pelle (-8,7%), il settore farmaceutico (-12,8%) e infine l’industria della raffinazione del petrolio (-32,5%) . Però al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero evidenzia una crescita congiunturale sia su base mensile sia su base trimestrale.
Il fatturato dell’industria corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di ottobre 2019) è diminuito rispetto a ottobre 2019 dell’1,7%, riflettendo una modesta riduzione del mercato interno (-0,4%) e un marcato calo di quello estero (-4,1%). Gli ordini sono cresciuti del 3% su settembre e dell’1,2% (indice grezzo) su ottobre 2019.
Norbert Ciuccariello