Nell'anno il fatturato industriale cresce del 16,9% con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero
A gennaio 2022 il fatturato dell’industria torna ad aumentare dopo la flessione del mese precedente, raggiungendo il valore massimo dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). È quanto afferma il report dell’Istat relativo al fatturato industriale relativo al primo mese di questo anno. E anche in termini tendenziali si registra un incremento marcato, più sostenuto per la componente interna rispetto a quella estera.
Si stima che a gennaio il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 2,3% in termini congiunturali, con un andamento positivo sia sul mercato interno (+2,7%) sia su quello estero (+1,3%). Nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 3,7% rispetto al trimestre precedente (+3,6% sul mercato interno e +4,2% su quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 16,9%, con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di gennaio 2021.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a gennaio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per tutti i principali settori: i beni strumentali (+3,8%), l’energia (+2,9%), i beni intermedi (+2,7%) e i beni di consumo (+0,1%).
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali molto marcati per l’energia (+49,6%) e i beni intermedi (+27,1%), più contenuti per i beni di consumo (+8,7%) e i beni strumentali (+4,8%). Mentre nel comparto manifatturiero gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione dei prodotti farmaceutici.