TEL AVIV. Passi in avanti nella formazione del nuovo governo di Benyamin Netanyahu che è sul punto di stringere l’accordo con ‘Israele casa nostra’, il partito nazionalista laico guidato da Avigdor Lieberman. Anche se ancora non c’è nulla di scritto, l’intesa sembra essere vicina con il ritorno di Lieberman alla guida della Difesa, da cui si dimise a fine 2018 – dando di fatto il via alla crisi politica – per dissensi con il premier su Gaza.
Se l’accordo sarà completato – ma a quanto pare manca ancora il perfezionamento sulla legge che riguarda le nuove regole per la leva militare degli ebrei ortodossi – Lieberman porterà in dote a Netanyahu i 5 importantissimi seggi del suo partito che consentiranno al premier di raggiungere quota 65, ovvero più della metà dei 120 deputati alla Knesset. Le trattative costituiscono il rush finale, visto che il 29 maggio scade la proroga di due settimane concessa dal presidente Reuven Rivlin a Netanyahu per formare l’esecutivo che sarà a completa trazione di destra.