Quando si pensa alle isole dell’Arcipelago Toscano le prime a venire alla mente sono l’Isola d’Elba o Giannutri, ma ne esistono altre, ed una in particolare è famosa a causa di un naufragio avvenuto vicino alla sua costa: l’Isola del Giglio.
Il territorio che caratterizza l’isola è per lo più collinare, mentre le sue coste sono in prevalenza rocciose e vi si possono trovare numerose calette. L’isola è facilmente raggiungibile perché dal porto di Santo Stefano partono i traghetti Toremar e Maregiglio che effettuano diverse corse durante la giornata.
Ma vediamo subito quali sono le sue attrazioni principali:
In località Le Porte si può visitare Cote Ciombella, un sito megalitico dove sono ben visibili delle antiche rocce con coppelle di grandezza variabile. Ma le testimonianze di un’occupazione preistorica dell’isola del Giglio si trovane anche in località Le Secche dove è testimoniata la prima colonizzazione dell’isola nel Neolitico.
Altri scavi hanno riportato alla luce i resti di un abitato della media età del bronzo al Castellare Campese. Preso questo sito sono state ritrovate quelle che per l’archeologia preistorica sono una rarità: delle buche di palo ascrivibili a fondi di capanne e recinti.
Abbiamo già accennato alla varietà morfologica della costa dell’isola del Giglio, ma le calette non sono tutte uguali. Anzi, sono molto diverse tra loro.
La Cala Smeraldo, poco distante dalla spiaggia delle Cannelle, è raggiungibile percorrendo un sentiero che si cala nella scogliera. Il nome è dovuto al colore delle acque che la bagnano.
La Cala Cupa è più difficile da raggiungere rispetto alla precedente in quanto ci si arriva solamente via mare. Si trova sotto la Torre del Lazzaretto ed è la meta preferita di chi pratica snorkeling in quanto ricca di vita sottomarina.
La spiaggia di Campese è situata all’interno di un piccolo golfo ed è l’ideale per gli amanti del surf e della vela per via dei venti che soffiano da sud. Le zone libere sono alternate agli stabilimenti balneari, dove poter noleggiare lettini ed ombrelloni, oppure barche e pedalò. Camminando verso sinistra sulla sabbia rosso scuro, si giunge fino ad un sentiero che porta alla Cala del Gesso. Durante la notte la zona si anima con bar che offrono intrattenimento con musica dal vivo ed altri eventi.
Il Castello si trova nella parte più alta dell’isola ed ha il tipico impianto urbano del borgo medievale, quindi con una porta di accesso, torri d’avvistamento e mura difensive. All’interno l’atmosfera sembra tornare indietro nel tempo mentre si cammina tra vie molto strette scorgendo scalinate e piccole piazze.
Se si visita la zona in estate si può vedere il Castello prendere vita grazie alla presenza dei turisti che animano le vie del borgo.
Carlo Saccomando