Ancora alta tensione nella maggioranza dopo il varo del Dpcm con la stretta sulle attività di ristorazione, cinema e teatri, palestre e luoghi di attività sportiva. E mentre il premier Giuseppe Conte spiega che le scelte fatte non sono state facili e il ministro Dario Franceschini replica alle proteste del mondo dello spettacolo, Italia Viva va all’attacco.
“Chiederemo al Premier di modificare il Dpcm“, scrive il leader di IV Matteo Renzi sulla eNews del suo sito www.matteorenzi.it ,”Serve un piano, una visione, una strategia. Non rincorrere gli eventi, ma prevederli come stiamo dicendo -spesso inascoltati – da mesi. Diremo queste cose in Parlamento, al Premier Conte – che sosteniamo – sperando che ci ascolti e che cambi il Dpcm, nella parte su ristoratori, luoghi di cultura e attività sportiva”.
“Teresa Bellanova, da ministra delegata, sta combattendo per i ristoranti e soprattutto per la filiera collegata. Elena Bonetti, da professoressa universitaria prima ancora che da ministra, sta chiedendo quali siano i modelli matematici che supportano le decisioni del Governo. Alcuni amici hanno lanciato una petizione per tenere aperti i luoghi di cultura e le palestre”. E aggiunge: “Per noi servono le 4T: tamponi rapidi, terapie intensive, trasporti e tracciamento. E queste cose dipendono dalle istituzioni, non dai cittadini”.
Ma è tutti contro tutti nella maggioranza con il vicesegretario del Pd Andrea Orlando che senza mezzi termini attacca, su Twitter, chi in queste ore sta attaccando il governo per il Dpcm: “Ricordo nitidamente i giorni nei quali i ministri, finito il Consiglio dei ministri, andavano in piazza a manifestare contro il governo. Tempi assai più semplici di questi eppure non andò bene allora, per il governo ma ancor più per il Paese”.
Alle parole di Renzi replica anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti che durante la chiusura della direzione nazione Dem afferma: “Vedo in queste ore molti distinguo da esponenti di governo e forze di maggioranza. Addirittura iniziative politiche. Io lo reputo incomprensibile”,
“Per me non sono mai stati seri – prosegue Zingaretti – quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo per prendere delle decisioni, e la mattina dopo organizzano l’opposizione rispetto alle decisioni che si sono prese la sera precedente. In questo momento stare con i piedi in due staffe è eticamente intollerabile”.