• 19 Novembre 2024
  • CULTURA

“Io vivrò”: 21 anni dalla scomparsa di Lucio Battisti

Era nato sotto il segno dei Pesci, il 5 marzo 1943, l’indimenticabile Lucio Battisti, un giorno dopo la nascita di un altro suo collega: Lucio Dalla. Battisti, scomparso il 9 settembre 1998, è stato annoverato tra le grandi personalità nella storia della musica italiana, vendendo più di 25 milioni di dischi, che hanno fatto innamorare, sognare, e piangere molte generazioni, e ancora si tramandano. Da quella voce unica, seppur criticata, che è stata conosciuta anche fuori dall’Italia, con brani tradotti in francese, inglese, spagnolo, e tedesco, prendevano forma poesie in musica, grazie ai testi scritti dal paroliere e produttore discografico Mogol. Il sodalizio artistico e l’amicizia accompagnarono i due per tanto tempo, fin da quando, nel 1967, diedero vita al brano “29 settembre”, interpretato dagli Equipe 84, e classificatosi al primo posto nella hit parade italiana. Si trattò del primo brano, scritto da Battisti, a raggiungere il successo, portandolo ad affermarsi come compositore.

Da Napoli, a Roma, e poi a Milano, Lucio Battisti iniziò la sua gavetta nel 1962, facendo parte di diversi gruppi musicali, fino a quando conobbe Mogol nel 1966. Quest’ultimo non fu troppo impressionato dalle canzoni del giovane musicista, ma lo colpirono l’umiltà e la voglia di migliorarsi, tanto che incoraggiò Battisti a cantare le proprie canzoni. L’esordio da solista avvenne con il brano “Adesso sì”, composto e presentato al Festival di Sanremo 1966 dall’esordiente Sergio Endrigo. La partecipazione al Cantagiro 1968, interpretando “Balla Linda”, gli fece poi ottenere un grande successo, e, all’inizio del 1969 Lucio Battisti, che si stava affermando anche come cantante, riprese 29 settembre per incidere una propria interpretazione all’interno dell’album di debutto “Lucio Battisti”.

Mogol ricorda Lucio Battisti nella trasmissione Rai “Che tempo che fa” del 10/03/2019

Il resto è storia, raccontata da canzoni sempre ai primi posti nella classifica musicale, come: Il mio canto libero, Emozioni, Un’avventura, Acqua azzurra/ acqua chiara, Dieci ragazze, Mi ritorni in mente, Una donna per amico, Non è Francesca, La canzone del sole, I giardini di marzo, Il tempo di morire, Fiori rosa/ fiori di pesco, Pensieri e parole, Io vivrò (senza te), Sì viaggiare, e molte altre ancora.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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