Oggi é il grande giorno, dopo essere partiti da Milano a fine marzo ed aver girato l’Italia ( tappe a Milano, Napoli, Palermo, Bologna) e in varie trasmissioni televisive come ‘Non é l’Arena’ e ‘Piazza Pulita’, unicamente con risorse proprie, i fondatori di Io Apro in Tour dalle 15 saranno a Piazza Montecitorio.
Scopo puntare alla riapertura di tutte le attività che sono state gravemente colpite dagli effetti economici della pandemia. Dunque non solo ristoratori e bar, ma gestori di palestre e piscine, estetisti, parrucchieri e tutti quegli esercenti che da mesi non riescono più a lavorare a causa delle varie restrizioni dettate di Dpcm per contenere la diffusione del contagio. Per questo ‘Io apro’, Mio Italia, La rete delle partite Iva, Apit Italia e Pin hanno deciso di unirsi e scendere in piazza contro le chiusure.
E’ servito si chiedono a distanza di 14 mesi quelle categorie che più delle altre rischiano il fallimento? Purtroppo, ci dicono affranti, e lo hanno detto in ogni trasmissione televisiva in cui hanno partecipato, i contagi non sono calati nemmeno a fronte dei ristoranti e delle palestre o dei centri di cultura chiusi, forse, si doveva agire su altri fronti, mezzi pubblici poco potenziati, parchi pieni nonostante le scuole chiuse, supermercati affollati e così via.
Insomma per l’Italia, dicono, é tempo di ripartire e tornare a quella ‘normalità’ che manca ormai da troppo, ecco perché domattina tutti gli esercenti che hanno aderito a questa protesta Io Apro Tour torneranno a tirare su le proprie saracinesche.
Nei giorni scorsi anche gli ambulanti dei banchi extralimentari avevano manifestato in varie città con i furgoni per chiedere al Governo di poter tornare a fare il loro lavoro, troppe famiglie, come ci aveva detto Davide, uno di loro, sono ‘alla fame’, non é più possibile continuare così, i ristori sono insufficienti e poi, a dire il vero, nessuno li vuole più, la gente desidera solo tornare a fare quello che ha sempre fatto ossia ‘lavorare’. Ne va anche della propria dignità, nessuno chiede assistenzialismo ma di poter esercitare il proprio diritto al lavoro.
Sulla pagina di Io apro, gli organizzatori cercano di rassicurare quanti da ogni parte d’Italia si stanno muovendo per non mancare all’appuntamento di oggi, tanti stanno facendo presente che vi sono molti blocchi a Roma e temono multe, ma arriva una specifica sulla pagina Facebook: “Ci stanno informando di alcuni blocchi nella zona di Roma, per non fare arrivare i manifestanti a Montecitorio. NESSUNO VI PUÒ BLOCCARE. PARTECIPARE ALLE MANIFESTAZIONI È SEMPRE CONSENTITO ANCHE IN ZONA ROSSA. Ci vediamo alle 15:00 a Montecitorio”
Massimiliano, aggiunge inoltre, spiegando chi può partecipare oggi: “Non dovete essere Ristoratori, Estetisti, Parrucchiere, Baristi, Filiere, Comparti Montani, Mondo dello Sport, Partite Iva, Cassaintegrati in ritardo, Contadini, Agenti di commercio, Distributori, Agenzie di viaggi, Ncc, Tassisti, Balneatori, Mondo della Cultura, Operatori del Cinema, Teatri, Artisti, giocolieri, Prestigiatori. Non serve essere di queste categorie per venire domani a Roma. BASTA ESSERE SOLAMENTE UN CITTADINO INCAxxATO NERO !!! Vi aspettiamo a frotte !!!” Vi é poi chi ringrazia gli organizzatori che da settimane girano l’Italia al fine di incontrare quanti per ristrettezze economiche non avrebbero potuto raggiungerli in altre città: “Ringrazio Momi Tito El Hawi, Yuri Naccarella, Antonio Alfieri, Biagio Passaro, Umberto Carriera e tutto il gruppo Io apro perché insieme siamo arrivati ad uno dei primi grandi giorni”
Silvana, dalla sua aggiunge: “troppe famiglie in difficoltà.. serve ricominciare in legalità, sono con voi”, Angelo fa eco: “Dai dai che è arrivato il momento giusto” O ancora: “La devono smettere di giocare con la dignità delle persone, Ormai c’è gente che veramente non riesce più a fare la spesa!!!”
Insomma gli intenti sono chiarissimi, si scende per chiedere al Governo di riaprire tutto nel massimo rispetto delle regole anticovid, ma é necessario tornare a lavorare, per questo, ci dicono, da domani 7 aprile si riapre con o senza autorizzazione da parte del Governo, ne va della sopravvivenza di troppi settori.
Voi scenderete in piazza? Condividete la protesta?