• 2 Novembre 2024
  • SPORT

Intervista a Porqueddu, neopresidente della Federazione Italiana Twirling

La Federazione Italiana di Twirling ha un nuovo presidente. Si tratta di Gianfranco Porqueddu, 78 anni portati con giovanile entusiasmo, che è stato eletto a grande maggioranza per rilanciare questa affascinante disciplina che abbina la tecnica della danza ad una notevole preparazione fisica. Non per nulla è una delle discipline sportive che costituiscono il Coni.

Porqueddu, che è un qualificato professore di scienze motorie, vanta una lunghissima militanza nelle fila del Coni, dove ricopre tutt’ora il ruolo di Presidente del Comitato piemontese.

Twirling
Gianfranco Porqueddu, neo eletto presidente Federazione Italiana Twirling

All’indomani della sua elezione ha rilasciato questa intervista a Il Valore Italiano.

Professor Porqueddu come Le è venuto in mente di occuparsi della guida del twirling italiano?

“Conoscendomi come uomo di sport, con una vasta esperienza negli aspetti organizzativi e strategici, un gruppo di presidenti di società di questa disciplina mi hanno invitato ad occuparmi della Federazione.  L’idea mi ha affascinato, ma mi sono riservato il tempo di valutare con attenzione, visto che sono solito assumermi impegni per fare e non per occupare una poltrona o peggio ancora per appendere una ulteriore medaglia al mio petto. Con tutto il rispetto non ne ho bisogno, come testimonia il mio curriculum professionale”.

Con chi si è confrontato? Ha esaminato la situazione esistente?

“Ho fatto una approfondita valutazione, dopo aver sentito vari esponenti di diverse regioni italiane e alla fine ho deciso di affrontare questa avventura, perché di avventura si tratta visto lo stato attuale in cui versa il twirling italiano. Ha degli ottimi atleti di vertice e una buonissima squadra nazionale, ma purtroppo ha  una scarsa base di praticanti e limitata penetrazione territoriale e quindi partirò proprio da questi aspetti per rilanciare questo bellissimo sport e di conseguenza la Federazione”.

Ha già un piano da seguire per superare queste carenze?

“Il programma lo metterò a punto con il nuovo direttivo,  composto da persone nuove, eletto insieme a me e che quindi costituisce la mia squadra.  Metterò in campo tutta la mia esperienza per far maggiormente conoscere ed apprezzare il twirling, partendo da una maggiore presenza nella scuola dell’obbligo, che è il luogo dove le nuove generazioni si appassionano alla pratica di uno sport. Parallelamente utilizzerò i miei rapporti per calamitare sponsor e recuperare maggiori risorse economiche, sempre preziose per potenziare le iniziative”.

Qual è la geografia attuale del twirling italiano?

“È una situazione che definirei a macchia di leopardo. Vi sono un buon numero di società in Piemonte (ventidue) e nel Nord Italia e poi in Sicilia; sono invece generalmente scarse nell’Italia centrale. Non voglio muovere accuse a nessuno, ne accendere polemiche, ma dico che siamo uno po’ all’anno zero ed è un peccato perché il twirling è davvero uno sport affascinante, dinamico e spettacolare che può entusiasmare ragazze e ragazzi. Per questo affronto questa nuova sfida con il consueto entusiasmo e con l’obiettivo ambizioso di accrescere notevolmente il numero delle società e raddoppiare la platea dei praticanti, cosi avremo una base ancora più ampia per trovare i futuri campioni, che daranno il loro apporto per accrescere il prestigio dello sport italiano nelle competizioni internazionali. Con l’apporto di tutti: dirigenti, tecnici e atleti ce la faremo”.

I risultati si vedranno nel tempo; per il momento la certezza è l’abnegazione che Gianfranco Porqueddu metterà anche in questa nuova avventura sportiva.

Intervista realizzata da Mel Menzio

Team Italia Gran Galà Campionato Europeo / © 2019 Ph. Luca Nava.
(Immagine tratta da Federazione Italiana Twirling)

Cosa è il Twirling

Per alcuni aspetti si tratta di uno sport simile alla ginnastica ritmica e artistica, ma che tuttavia presenta alcuni elementi che lo caratterizzano in maniera fondamentale, in modo particolare l’utilizzo di un “bastone”. Il termine twirling infatti deriva dal verbo inglese “to twirl”, la cui traduzione italiana è “far ruotare”.

Il twirling è una disciplina agonistica tecnico-combinatoria che esalta i fattori fisici individuali, mettendo in evidenza l’aspetto estetico del movimento. Unisce a movimenti propri della danza, ginnastica ritmica ed artistica, l’uso di un bastone che viene lanciato in aria o fatto roteare sul corpo.

Ma il twirling non è solo uno sport, è anche un’arte. Arte perché si richiede stile e bellezza, sport perché combina intensa coordinazione nel mantenere il bastone in movimento mentre il corpo si muove con grazia, attraverso vari movimenti adattati con interpretazione musicale, alti livelli di concentrazione e sforzo fisico.

Il twirling sviluppa lealtà e spirito competitivo, migliora le capacità fisiche della ginnastica e della danza, l’espressione artistica e il senso estetico del pattinaggio e del balletto, e combina la tecnica di ognuno di questi sport. Il twirling può essere praticato indistintamente da maschi o da femmine.

L’atleta che vuole avvicinarsi al mondo del twirling deve riuscire ad unire fra loro diverse capacità: preparazione tecnica (indispensabile per eseguire correttamente tutti i movimenti col bastone), doti ritmiche e artistiche, unite ad una buona preparazione fisica.

(testo tratto dalla Federazione Italiana Twirling)

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