FAVARA. In Sicilia, nella provincia di Agrigento, il comune di Favara ha da poco dato inizio alla messa al bando della plastica dalle scuole. In che modo? Cominciando con una semplice azione: utilizzando borracce in alluminio riutilizzabili per bere, al posto delle bottigliette di plastica, donate da un’azienda locale.
Rispondendo alla richiesta dell’associazione Marevivo, nata nel 1985 a difesa del mare e delle sue risorse, che rivolgendosi agli istituti scolastici chiede d’introdurre il divieto dell’impiego di prodotti usa e getta per liberare il Pianeta dalla plastica, l’istituto comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara, insieme con il “Quasimodo” di Agrigento, si è posto in prima linea in questa direzione.
«Siamo felici che questa campagna sia partita proprio dalla Sicilia», afferma Fabio Galluzzo, responsabile della delegazione siciliana e vicepresidente nazionale di Marevivo. La battaglia #StopSingleUsePlastic ha come obiettivo l’applicazione della regola delle quattro “R”: riduci, riutilizza, ricicla, recupera. In questo senso Marevivo propone alle scuole di non installare distributori di bevande in bottiglie, ma erogatori d’acqua dove poter ricaricare la borraccia, ed eliminare stoviglie, posate e cannucce in plastica, sostituendoli con prodotti biodegradabili.
Per avere maggiori informazioni sul progetto è possibile inviare una mail all’indirizzo marevivo@marevivo.it