Nonostante una leggera attenuazione rispetto al mese precedente il fatturato dell’industria continua a crescere: a maggio 2022 si sono registrati aumenti dell’1,4%, con dinamiche positive sia sul mercato interno (+1,5%) che quello estero (+1,1%). Ma la notizia più positiva è che l’indice destagionalizzato tocca il livello più elevato da gennaio 2000. Lo afferma l’Istat nell’ultimo report relativo al fatturato dell’industria italiana.
In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si registra un incremento marcato del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente significativi per il comparto energetico.
Nel trimestre marzo-maggio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 7,8% rispetto al trimestre precedente (+8,0% sul mercato interno e +7,3% su quello estero). A maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+9,8%) e per i beni intermedi (+2,4%), mentre si registrano lievi flessioni per i beni strumentali (-1,0%) e per i beni di consumo (-0,2%).
Mentre a livello annuale il fatturato totale cresce del 23,6%: si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+72,7%), i beni intermedi (+32,1%) e i beni di consumo (+17,8%), più contenuti per i beni strumentali (+8,8%).