L’Italia è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste: sono 11 milioni gli ettari bosco che fanno parte delle aree protette.
Con il 60% degli incendi che si stima essere di natura dolosa occorre aumentare l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio. Questo il monito lanciato dalla Coldiretti dopo la nuova ondata di roghi divampati nelle regioni del Sud, dalla Puglia alla Calabria fino alla Sicilia, con l’arresto di tre piromani.
Le temperature tropicali e l’assenza di precipitazioni nel Mezzogiorno hanno favorito il propagarsi delle fiamme e hanno agevolato gli scellerati che hanno appiccato volontariamente il fuoco, con migliaia di ettari di macchia mediterranea, pinete, boschi e ulivi andati in fumo spesso con l’obiettivo di utilizzare i terreni per speculazioni edilizie o per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
“Nelle aree bruciate – sottolinea Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo“.
L’Italia è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste. Quasi 1 bosco su 3 (32%) in Italia fa parte di aree protette e in poco meno di 30 anni sono cresciuti di quasi il 27% passando dai 9 milioni di ettari del 1990 agli attuali 11,4 milioni. Per Coldiretti l’impegno a difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione.
Inoltre non va dimenticato il ruolo dei boschi nella tenuta idrogeologica dei territori: lungo la Penisola più di 9 comuni su 10 (91,1%) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni in una situazione in cui gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti, dalle grandinate alle bombe d’acqua, e mettono in serio pericolo città e campagne.
Per incrementare il patrimonio boschivo italiano, la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel PNRR di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.