ROMA. Viaggiare in bicicletta per circa 700 chilometri tra monti, pianure, vestigia romane, medioevali, e paesi diversi, è un sogno che si sta attuando sulla Via Appia, da Roma a Brindisi, sul percorso della vecchia strada romana. Il progetto “Gran Via in Bici”, realizzato dalla sezione romana della Fiab, la Federazione amici della bicicletta, è stato infatti presentato nella Capitale, grazie anche alla ricostruzione del tracciato per mano delle guide cicloturistiche Walter De Dominicis ed Enrico Caruso, insieme con Giorgio Tupone dell’associazione Folk Media per la promozione dei territori. Lo straordinario lavoro si è basato, oltre che sul libro dello scrittore Paolo Rumiz, il quale ha conosciuto il tragitto percorrendolo a piedi, anche su ricerche online.
In diversi punti il tracciato non esiste più, o è chiuso in fondi privati, ma i volontari di Fiab-Ruota libera hanno individuato un percorso il più possibile aderente a quello della consolare, utilizzando strade secondarie e sterrati. Tra Lazio, Basilicata, e Puglia, dal prossimo 18 aprile, e fino al 29, chi vorrà potrà vivere questa esperienza a tappe sull’asse viario più importante dell’antichità, attraversando antiche mansiones, stazioni di cambio cavalli con ristoro e alloggi. Il cicloviaggio lungo l’antica Regina Viarum, iniziata nel 312 a.C. dal censore romano Appio Claudio, prevede anche un tragitto più breve con un dislivello massimo di 1189 metri per un totale di 692 chilometri, e un minimo di 15 partecipanti per partenza, accompagnati da Enrico Caruso.
Informazioni: Enrico Caruso 346.3305278;enrico.lacov@gmail.com