HANOI. La Global Wildlife Conservation (GWC), insieme al Southern Institute of Ecology e il Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research hanno riscoperto una specie selvatica che gli scienziati non avvistavano più dal 1990: il “tragulo del Vietnam” noto anche come il cervo-topo del Vietnam. Ad immortalarlo sono state alcune fototrappole: si tratta di un piccolo mammifero roditore, dal dorso argentato e le dimensioni di un coniglio, che vive in una regione del Vietnam devastata da bracconaggio e trappole.
Si tratta dell’ungulato più piccolo del mondo: ha un carattere timido e solitario, sembra camminare sulla punta degli zoccoli e ha due piccole zanne. Di solito non arriva a pesare 10 chili. Il suo ultimo avvistamento ufficiale risaliva a quasi 30 anni fa ed è il primo esemplare dell’elenco delle 25 specie più ricercate dal GWC ad essere stato riscoperto.
Gli zoologi, coordinati dai dottori Andrew Tilker e An Nguyen, prima di piazzare le fototrappole nelle foreste vietnamite hanno preso contatto con le popolazioni locali, che hanno raccontato di diversi avvistamenti del piccolo animale.
Il cervo-topo era stato descritto per la prima volta nel 1910, quando erano stati individuati quattro esemplari nel sud del Vietnam. Nel 1990 una spedizione russa ne trovò un quinto esemplare ma non si sa quasi nulla di questa specie, delle sue abitudini o del suo stato di conservazione. Per questo le sarà assegnata priorità molto alta tra i mammiferi della regione Annamita.