Controlli “più serrati” per intervenire in modo più “efficace e tempestivo” ed evitare gli assembramenti nei fine settimana, anche attraverso una serie di iniziative da concordare con i sindaci sulla base degli strumenti previsti dall’ultimo Dpcm che consentono la chiusura di strade e piazze. È quanto prevede una circolare inviata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno Bruno Frattasi ai prefetti dopo le immagini dell’ultimo fine settimana, che hanno imperversato su tv, giornali e web, che mostravano centinaia di persone in strada noncuranti delle misure stabilite dall’ultimo Dpcm.
L’invito è quello di convocare d’urgenza i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di programmare gli interventi: “Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese – scrive il Viminale – si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine”.
La convocazione “in via d’urgenza” dei Comitati provinciali ha dunque l’obiettivo di intervenire per fare in modo che il fenomeno “venga significativamente a diminuire” nei prossimi fine settimana, intervenendo su due fronti: da un lato aumentando i controlli e dall’altro concordando con i sindaci la chiusura di quelle strade e quelle piazze dove gli assembramenti potrebbero ripetersi.
Chiusure che possono avvenire “attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità” o attraverso un provvedimento dei sindaci di “chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”, come previsto dal decreto legge del 16 maggio convertito nella legge 74 del 14 luglio 2020. L’esito delle riunioni dei Comitati, conclude la Circolare, dovranno essere comunicati al gabinetto del ministro e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Intanto sul fronte della maggioranza fonti interne al Pd affermano che al momento non è sul tavolo del governo la discussione su un nuovo Dpcm per il lockdown totale. Il commento è legato all’ipotesi secondo cui già entro il 15 novembre si possa decidere un blocco totale in tutta Italia. Secondo i rumors un ministro, di cui non si sa il nome, avrebbe affermato che Un altro ministro spiega che prima di prendere una decisione così drastica bisogna aspettare di vedere gli effetti sulla curva dei contagi delle ultime misure.
Norbert Ciuccariello