Una problematica piuttosto diffusa nei cani di sesso femminile è quella del tumore mammario, che vede spesso coinvolte le cagnoline fertili o quelle che subiscono una sterilizzazione tardiva.
Non esiste una razza ed un’età specifica per l’insorgenza di tale problematica, seppur secondo le statistiche pare che una maggiore incidenza la si riscontri dopo gli otto anni di età del cane. Sembra però che sia più raro che un tumore si presenti nei cani di sesso femminile se queste vengono sterilizzate in età precoce, quindi negli esemplari che hanno subìto la sterilizzazione in data antecedente il primo calore. Mentre, sempre secondo le statistiche, pare sia stato rilevato che l’incidenza tumorale aumenti dell’8% qualora si sterilizzi la cagnolina dopo il primo calore; aumenta invece del 26% dopo il secondo calore.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il tumore mammario si può presentare come un nodulo e malformazione singola, oppure come una neoformazione multipla riscontrabile mediante una delicata palpazione. Ma vi sono casi in cui è difficile da individuare immediatamente, ad esempio qualora la massa si trovi in profondità. Queste masse appaiono spesso come dei piccoli sassolini duri, i quali si dividono in tumori benigni, all’apparenza lisci e di crescita lenta, con una dimensione di circa 3 cm; oppure maligni se presentano dei contorni irregolari con presenza di ulcere e sangue e con una crescita molto rapida. In quest’ultimo caso, il tumore potrebbe estendersi ai linfonodi e agli organi circostanti creando così delle metastasi.
Nei casi in cui fossero presenti nel cane queste masse e malformazioni, la cosa migliore è quella di portare nell’immediato il cane dal veterinario. Il medico in questione effettuerà un esame istologico prelevando una sezione del tumore, che verrà sottoposto ad un’attenta analisi. A seguire si provvederà poi anche alle analisi del sangue e agli esami di radiografia ed ecografia necessarie. Per poter risolvere la problematica il cane dovrà sottoporsi ad un intervento di rimozione del carcinoma, in caso di tumore maligno la soluzione ritenuta più idonea sarebbe la mastectomia totale. Si tratta di un’operazione senz’altro invasiva, ma che ridurrebbe quasi completamente la recidiva tumorale, favorendone le cure e la guarigione. Purtroppo, però, nel caso si trattasse di un cane anziano, il veterinario solitamente sconsiglia un intervento di questo genere.
Per quanto riguarda invece l’aspettativa di vita, essa varia a seconda della gravità della situazione; ma nella maggior parte dei casi, dopo la rimozione totale del tumore, il cane vive in modo sereno per molti anni. Eseguendo però visite e controlli frequenti per valutare il procedimento della guarigione. Un altro aspetto inoltre molto importante è che con la sterilizzazione del cane, oltre a ridurre la probabilità di un tumore, si eviterà di trovarsi di fronte a cucciolate indesiderate, questo significa quindi contribuire in modo cosciente all’importantissimo fenomeno dei costanti abbandoni, aspetto che si tenta di arginare da tempo.
L’arma migliore per non andare incontro a questo tipo di problematica è comunque la prevenzione. È quindi bene tenere sotto controllo ogni eventuale malformazione e per avere maggiori informazioni al riguardo e per poter identificare la gravità della patologia è senz’altro indispensabile rivolgersi al medico veterinario.
Valeria Glaray