ROMA. Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone è stato espulso dal partito, su decisione del cosiddetto “collegio dei probiviri”, un organo del M5S che ha il compito di controllare e sanzionare chi viola le regole interne del partito. Negli ultimi mesi Paragone aveva attaccato duramente la dirigenza del partito, criticando in particolare la leadership di Luigi Di Maio e votando contro la legge di bilancio decisa dalla maggioranza che include il M5S.
L’espulsione è già stata comunicata all’interessato e, tra le altre cose, viene motivata anche con il voto espresso in difformità dal gruppo parlamentare sulla legge di bilancio. “Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33%….ora..”, scrive il senatore sulla carta intestata del Senato, in un messaggio scritto a penna. La foto è stata pubblicata su Facebook.
Esattamente un anno fa venivano espulsi dal M5S i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis per “reiterate violazioni dello statuto” mentre a giugno era stata espulsa la senatrice Paola Nugnes. A settembre la senatrice del M5s Gelsomina Vono aveva aderito al gruppo Italia Viva mentre a novembre del 2019 la senatrice Elena Fattori era passato al gruppo Misto.
Piero Abrate