• 2 Novembre 2024
  • POLITICA

Il Senato con Renzi: sì al conflitto di attribuzione sulla vicenda Open

Il Pd ha votato con il centrodestra e Italia viva a favore di Renzi. No del Movimento 5 stelle

L’Aula del Senato ha detto sì alla richiesta di Matteo Renzi di sollevare, davanti alla Corte costituzionale, il conflitto di attribuzione con i magistrati di Firenze che indagano sul caso Open. A favore hanno votato tutto il centrodestra e il Partito democratico, oltre a Italia viva. Contrari il Movimento 5 stelle e la sinistra. Alla fine, 167 sì e 76 no. Un voto che non ha diviso solo l’attuale maggioranza, ma anche il “fronte largo” dell’alleanza di centro sinistra.

Renzi: “Non ho abbassato lo sguardo”

Adesso che la palla è passata alla Corte Costituzionale avremo la possibilità di parlare di politica“, ha commentato questa mattina Matteo Renzi, che rivendica di aver avuto il coraggio di dire le cose come stanno. “L’ho fatto senza alzare i toni, ma nemmeno senza volere abbassare lo sguardo“.

La vicenda della Fondazione Open

La vicenda è quella della Fondazione Open, per la quale i pm fiorentini hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente del Consiglio e altre 10 persone. Le accuse sono di violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Il conflitto di attribuzione, su cui dovrà pronunciarsi la Consulta, riguarda l’inserimento nei fascicolo dell’inchiesta di alcuni messaggi privati del 2018, quando Renzi era già senatore, raccolti senza chiedere l’autorizzazione alla Camera di appartenenza del parlamentare intercettato, appunto palazzo Madama.

Renzi: “Non scappo dal processo, difendo il Parlamento”

Il voto in Aula è stato preceduto dall’accorato intervento dell’ex segretario del Pd. “Oggi siamo qui – ha detto Renziperché su questo tema si gioca una battaglia di civiltà giuridica e di dignità della politica. Qui non parliamo di Leopolda ma di Costituzione“. Renzi ha sostenuto di non voler sfuggire al processo, per il quale “non cambia niente“. “L’impunità – ha proseguito – non è consentita a nessuno, non ai parlamentari ma nemmeno ai magistrati. Se c’è un’ipotesi di non rispetto della legge, richiamare l’attenzione di altri magistrati ad andare a verificare è un atto di civiltà. Non stiamo compiendo atti eversivi. Chi viola scientificamente le prerogative dei parlamentari crea una ferita al Parlamento nella sua interezza“.

Renzi in Aula: “Avete violentato la vita delle persone”

Renzi ha anche attaccato i pm fiorentini per la pubblicazione della lettera-sfogo di suo padre Tiziano. “Non è consentito violentare la vita delle persone“,

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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