E se l’Uomo Vitruviano di Leonardo fosse l’immagine dell’algoritmo segreto che gli artisti hanno usato dal IV al XVIII secolo per ”certificare” le proprie opere come ispirate dalla Divina Proporzione? Ci sono voluti 30 anni e sette anni di ricerche per arrivare a questa conclusione. Per cinque secoli il disegno avrebbe nascosto un inganno, ovvero non soltanto è molto di più di quello che sembra, ma sarebbe stato realizzato per dare forma in modo criptato al segreto dei segreti: l’antichissima formula aritmetica e geometrica che le botteghe usavano e tramandavano solo tra di loro, in osservanza dei parametri imposti dalla Chiesa, per realizzare ogni tipo di opera. Lo studioso Roberto Concas, storico dell’arte già direttore dei Musei Nazionali di Cagliari, ha anticipato in esclusiva all’Ansa la pubblicazione di due volumi editi da Giunti, oltre a una mostra nel 2020 a Cagliari sulla scoperta. Ci sono due uomini nel disegno del 1490 di Leonardo, di età diverse, e deve essere guardato allo specchio per essere decifrato. Una teoria rivoluzionaria quella di Concas per rileggere i canoni dell’arte nella Storia.
“Ho cercato per 30 anni. Poi ad un certo punto trovo l’algoritmo che mi fa capire quale sia la parte centrale e quale quella laterale. Ma era solo l’inizio. Nel 2012, guardando questo disegno dell’Uomo Vitruviano noto una proporzione simile nella riga sotto: due parti più piccole una centrale più grande. Ho iniziato a capire che il disegno contiene due volti. L’occhio destro è di un uomo maturo, quello a sinistra di un volto più giovane. Mi è venuta un’intuizione, se ha sempre scritto a sinistra ha imparato usando lo specchio… anche qui usa lo specchio per ricostruire la figura completa… E le misure mi hanno dato ragione. Ad esempio le misure delle braccia, che sono diverse, vengono dal concetto di un numero generatore, 225,5 e 180,5. Facendo sottrazioni o divisioni si ottengono tutte le misure esatte delle due braccia”. L’algoritmo dal quarto secolo, quando la religione cristiana diventa religione di stato, fino al diciottesimo, serviva a diffondere e difendere le corporazioni per essere riconoscibili e certificarsi. Non bastava disegnare una Madonna, andava fatto secondo le regole segrete, che in modo semplificato potrebbe definire della doppia spirale, che ha un significato filosofico molto antico. “Se Leonardo avesse svelato che L’Uomo Vitruviano era tutto questo, racconta ancora Concas, ”lo avrebbero messo al rogo”.