Sembra ieri eppure sono passati due anni da quel maledetto 4 marzo 2018, quando Davide Astori venne trovato senza vita in una stanza d’albergo, mentre si trovava in ritiro con i propri compagni di squadra alla vigilia del match contro l’Udinese. Il mondo del calcio e l’Italia intera oggi non tanto sente il bisogno di ricordare il campione, ma sente più che mai l’esigenza di celebrare l’uomo.
È stato il capitano che tutti sognano di avere nella propria squadra, capace di guidare la propria squadra con il buon esempio, più che con le parole. È l’esempio lampante del leader silenzioso, quello capace di motivare un compagno con un semplice sguardo ed una pacca sulle spalle, più che con le critiche e gli improperî nei confronti dei compagni, come spesso capita di vedere al giorno d’oggi.
Davide oltre ad essere un grande difensore è stato un fedele compagno e uno straordinario padre, anche se un destino beffardo ha voluto che abbandonasse questa terra a soli 31 anni e non si sia potuto godere appieno la propria famiglia. Per questo motivo il primo pensiero va alla sua compagna Francesca Fioretti e a sua figlia, Vittoria, che il 17 febbraio ha compiuto 4 anni. Proprio ieri Francesca ha pubblicato un commovente post dedicato a Davide: “Il mio unico posto sicuro nel mondo , per sempre 🖤”
Stamane la Fiorentina, ultima squadra nella quale ha militato Astori, ha diffuso sui social il messaggio che il presidente Rocco Commisso ha voluto dedicare all’indimenticato capitano viola: “In questa giornata ricordiamo Davide Astori, il nostro Capitano. Non ho avuto la fortuna di conoscere questo ragazzo, ma tutti quelli che mi hanno parlato di lui hanno avuto sempre parole eccezionali nei suoi confronti. Oggi il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi cari, ai suoi compagni di squadra, ai suoi amici, ai tifosi e a tutti coloro che hanno pianto e si sono commossi per la tragica scomparsa di Davide. La Famiglia Viola ricorderà per sempre il suo Capitano“.
Davide muove i primi passi nelle giovanili del San Pellegrino Terme, comune in provincia di Bergamo dove è cresciuto, prima di spostarsi nel Ponte San Pietro, squadra satellite del Milan e dopo due anni entrò nel settore giovanile rossonero fino a raggiungere la squadra primavera. In seguito venne mandato per due anni a fare esperienza in Serie C, prima con la maglia del Pizzighettone e l’anno dopo con quella della Cremonese.
L’anno che sancì la vera e propria svolta nella carriera del difensore avviene nel 2008, quando venne comprato a titolo definitivo dal Cagliari. Con i rossoblu giocò per sei stagioni, diventando in meno di un anno una delle colonne portanti della difesa cagliaritana. Inoltre durante l’esperienza in terra sarda conquistò la prima convocazione in Nazionale: il suo esordio in maglia azzurra è datato 29 marzo 2011, nel match amichevole contro l’Ucraina a Kiev. L’unica nota negativa di quell’esordio fu la doppia ammonizione subita, con conseguente espulsione, che lo costrinse a lasciare il campo anzitempo.
Dopo Cagliari ci fu l’esperienza non molto fortunata alla Roma, che durò solamente una stagione e in seguito il passaggio alla Fiorentina, squadra con cui militò per quasi tre stagioni.
Tutte le società nelle quali ha militato Astori hanno tributato un ricordo attraverso alcuni post pubblicati sui social, alle quali si sono aggiunte la Lega Serie A, Hellas Verona, Torino, Lecce, Benevento, Pescara e molte altre:
Carlo Saccomando