• 17 Novembre 2024
  • CULTURA

Il Premio Strega 2019 va ad Antonio Scurati con “M. Il figlio del secolo”

Antonio Scurati è il vincitore del Premio Strega 2019. Si è aggiudicato 228 voti per “M. Il figlio del secolo” (Bompiani). Al secondo posto si è classificato Benedetto Cibrario con “Il rumore del mondo” (Mondadori), al terzo Marco Missiroli con “Fedeltà” (Einaudi), al quarto Claudia Durastanti con “La straniera” (La nave di Teseo), e al quinto Nadia Terranova con “Addio fantasmi” (Einaudi). A presiedere il seggio Helena Janeczek, vincitrice della scorsa edizione del Premio Strega. Hanno votato in 556 su 660 aventi diritto al voto. 

La felicità di Scurati consiste soprattutto nel fatto che molti altri italiani leggeranno il suo libro, imparando a conoscere la Storia: «Dedico la vittoria – ha detto – ai nostri nonni e ai nostri padri che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo e soprattutto a quelli che poi fra loro trovarono il coraggio di combatterlo armi alla mano. E insieme vorrei dedicare il Premio ai nostri figli, con l’auspicio che non debbano tornare a vivere quello che abbiamo vissuto cento anni fa, e in modo particolare a mia figlia Lucia». Il vincitore ha poi espresso il suo pensiero riguardo la lertura, affermando che in Italia si dovrebbe fare di più per promuoverla, anche perché i giovani, immersi nella tecnologia, non l’approfondiscono: «Il romanzo dà la possibilità di vivere altre vite. Dico ai ragazzi di leggere, e cercare di conoscere, di capire. Cerco di insegnare ai miei studenti che ci sono piaceri più facili e altri più profondi: la conoscenza, il sapere non sono doveri ma piaceri più raffinati che insegnano a stare al mondo», ha osservato.

premio strega off

Lo Strega Off, invece, è andato a Claudia Durastanti con il suo romanzo “La straniera” (La nave di Teseo): «Vivo un profondo dissidio. Rivendico l’idea che tanti romanzi importanti siano stati scritti fuori dalla consapevolezza del mestiere. Si può essere più gioiosi, si può avere quella libertà che deriva dall’irrilevanza della letteratura oggi. Tu sei pedagogico Scurati, io ho un’altra idea della scrittura», ha dichiarato in tono scherzoso Durastanti.

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