PONTREMOLI. Alessia Gazzola ha vinto la 67esima edizione del Premio Bancarella con il romanzo “Il ladro gentiluomo”, edito da Longanesi. La scrittrice messinese ha ottenuto 149 voti, aggiudicandosi il premio dei librai indipendenti. «Sono felicissima, piena di gratitudine nei confronti dei librai per un onore così grande e del mio editore per il sostegno immancabile», ha commentato Gazzola. Secondo in classifica Marco Scardigli con “Évelyne” (Interlinea), e terzo Marino Magliani con “Prima che te lo dicano altri” (Chiarelettere). A chiudere la classifica dei sei finalisti Giampaolo Simi autore di “Come una famiglia” (Sellerio), Tony Laudadio con “Preludio a un bacio” (NN Editore), ed Elisabetta Cametti con “Dove il destino non muore” (Cairo).
Il Premio Bancarella è un premio diverso dagli altri, in quanto l’unico gestito esclusivamente dai librai. Come scriveva Camilleri, vincitore nel 2001: «Sono convinto che alla base del successo che incontrano i miei libri ci sia stata anche un’intensa campagna di presentazione e di promozione delle mie opere dovuta alla generosità dei librai di tutta Italia che mi ospitarono in appassionati incontri con il pubblico dei lettori. È stata una cosa emozionante, indimenticabile: da una libreria all’altra, ho visto aprirsi progressivamente il ventaglio dei miei lettori».
La nascita del Premio Bancarella è dovuta alla tradizione dei librai ambulanti pontremolesi, che si davano appuntamento in primavera al passo della Cisa, sull’antico itinerario della via Francigena, che divide la Lunigiana dalla Padania. Qui si assegnavano le zone dove andare a vendere, scambiandosi, inoltre, preziose informazioni per rifornirsi dei libri a prezzo conveniente e adatti alle esigenze della loro clientela. «Non avevano confidenza con l’alfabeto, ma “sentivano” quali libri era il caso di comprare e quali no: in virtù di un sesto senso che, dicono, è stato loro donato dal demonio in un’ora di benevolenza» (articolo di Oriana Fallaci, “Hanno nella valigia i cavalieri antichi”, su “Epoca”, 6 settembre 1952).
I pontremolesi acquistavano nell’Ottocento libri popolari come i Tre moschettieri, l’Orlando Furioso, la Gerusalemme Liberata, gli scritti di Manzoni, e di Boccaccio, venduti all’aperto a prezzi bassi rispetto ai negozianti, su banchi adibiti a punti di vendita nei luoghi più centrali delle città. Nacquero i “bancarellai”, poveri di capitali, che puntano sul passante frettoloso, offrendo stampe, calendari, libretti religiosi, romanzi, e opere teatrali.
Simona Cocola
Simona Cocola