“Questa vigilia natalizia l’ho trascorsa con i cittadini di Taranto, alcuni di questi particolarmente bisognosi. Taranto è una città molto bella, che reca però ferite profonde, antichi solchi scavati negli anni. Il Governo è all’opera per recuperare le tante occasioni perse e per rilanciare tutte le sue potenzialità. Ce la faremo. Tutti insieme. La comunità tarantina lo merita. Lo merita l’Italia”. Queste le parole del premier Conte, che è passato a Taranto ieri, 24 dicembre, e ha chiesto ai giornalisti di non seguirlo, perché non voleva fosse una “passerella” il suo saluto alla vigilia di Natale ai tarantini. La seconda visita allo stabilimento ex Ilva è stato un momento molto forte, in cui Conte ha ascoltato i lavoratori e i loro racconti drammatici tra malattie dei figli, problemi per la loro salute, ed economici, oltre alla situazione ospedaliera fatta di strutture presenti, ma non aperte, dove non è possibile curarsi (il video dell’incontro a fine articolo).
“Stiamo lavorando al piano industriale, abbiamo ormai confermato che ci sarà il coinvolgimento dello Stato, lo Stato ci metterà la faccia. Vogliamo migliorare questo piano, renderlo sempre meno carbonizzato, lo Stato è una garanzia per tutti”, ha affermato Conte. “Alcune misure le abbiamo approvate, altre le approveremo. Nel complesso sta venendo una bella risposta che offriamo per il rilancio di questa città. Sono molto fiducioso, l’Italia è membro del G7, è impossibile che l’Italia non riesca a risollevare una città“, ha proseguito il presidente del Consiglio, soffermandosi sul decreto “cantiere Taranto” che il governo è chiamato a varare nei prossimi giorni.
Nel frattempo, come postato su Facebook dall’attivista e giornalista tarantino Luciano Manna, ieri:“Un’ora prima dell’arrivo di Conte all’ospedale SS Annunziata di Taranto volava via un altro bambino di 10 anni dal reparto pediatria dello stesso ospedale a causa di una malattia metabolica. Il protocollo adottato durante la visita del premier ha fatto di tutto per evitare mediaticamente l’accaduto, evito i particolari solo per il rispetto della famiglia che vive questa vigilia di Natale senza il loro bambinello, così come altre mamme e papà di Taranto. Il rifugio degli ipocriti è l’accusa di speculazione del dolore mentre si ignora o non si vuole raccontare che la seconda visita di Conte a Taranto non concede nessuna certezza sul rispetto della Costituzione in questa città. Uno Stato che ci costringe resistenti di fronte alle loro violazioni di Legge, una Resistenza che può farla solo chi è Ancora Vivo in un Santo Natale da non augurare a nessuno”.
Qui sotto il video pubblicato su Facebook dall’Usb di Taranto riguardo l’incontro di Conte con i lavoratori ex Ilva.
Simona Cocola