Il Pil dell’Italia dovrebbe crollare del 14% nel 2020 prima di risalire del 5,3% nel 2021 nel caso in cui ci dovesse essere una seconda ondata di virus. Se si si riuscirà invece a scongiurare il ritorno del nemico invisibile, il Pil dovrebbe calare dell’11,3% nel 2020 e risalire del 7,7% nel 2021: è quanto si legge nella scheda consacrata all’Italia delle Prospettive economiche dell’Ocse.
Nel caso di una seconda ondata epidemica entro la fine dell’anno il debito pubblico dell’Italia passerà dal 134,8% del Pil del 2019, al 169,9% del 2020, per poi riscendere al 165,5% nel 2021. Nel caso in cui la seconda ondata non si dovesse invece verificare il debito pubblico passerà dal 134,2% del 2019 al 158,2% del 2020, per poi riscendere al 152,2% del 2021.