Presentato in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte il piano “Proteggi Italia” contro il dissesto del territorio italiano. «È il più grande piano mai fatto: i suoi pilastri sono emergenza, prevenzione, rafforzamento della governance. L’Italia è un Paese fragile, serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza», ha spiegato Conte ai giornalisti. Saranno 3 i miliardi che il governo investirà nel 2019 in opere cantierabili nell’immediato, al fine di riparare il dissesto idrogeologico: «Entro fine aprile, da parte delle competenti amministrazioni saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe i progetti urgenti. I piani saranno il risultato della collaborazione e delle proposte degli enti locali interessati», le parole del premier.
I ritardi sugli interventi fino a oggi sono stati causati da norme confuse, da gestire, da adesso in poi, nel modo migliore, coinvolgendo, come affermato, diversi ministeri e dipartimenti. «Nel segno della concretezza – ha dichiarato Conte – abbiamo stanziato quasi undici miliardi nel triennio 2019-2021. Soldi certi, realmente stanziati». Coordinare, semplificare, investire sono dunque le parole chiave su cui agirà il piano, tenendo conto che il territorio italiano presenta il 79% di fragilità idrogeologiche. I disastri naturali, infatti, provocano danni incalcolabili all’ambiente e alle persone. La “terapia del territorio”, così come l’ha definita il presidente del Consiglio dei ministri servirà a prevenire, e non ad agire solo sull’emergenza, allo scopo di “riparare” e “ripristinare”.