Monopattini elettrici: chi li ama e li utilizza, chi li odia e vorrebbe non esistessero.
Un dovere chiarire una cosa fra tutte: il monopattino elettrico non è un giocattolo ma un veicolo a tutti gli effetti perciò il suo conducente dovrebbe rispettare il Codice della Strada esattamente come un automobilista. Ma non è così: ricordiamo con rammarico che il 14 giugno a Parigi, in una stradina pedonale lungo la Senna, una 32enne italiana è stata travolta ed uccisa da un monopattino elettrico condotto da una ragazza; pure in Italia sono numerosi gli incidenti, non mortali ma a volte gravi, che vedono coinvolti i conducenti di questo velocipede.
In troppi lo utilizzano in maniera sbagliata, o meglio, incivile quanto pericolosa, quindi come sempre ci vanno di mezzo i bravi conducenti che lo usano in maniera corretta e lo trovano il migliore veicolo green per potersi spostare, magari utilizzando i molti servizi di noleggio.
Con la legge del 28 febbraio 2020, in vigore dal 1° marzo 2020 che apporta modifiche al decreto-legge 20 dicembre 2019 n. 162, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno disciplina la circolazione su strada con dispositivi per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.
Secondo l’art.1 c.75 della legge 160/2019, il casco deve essere indossato soltanto se alla guida si trova un minorenne. I monopattini elettrici possono quindi essere guidati anche da conducenti minorenni, i quali sono però obbligati all’utilizzo dell’idoneo casco di protezione. provvisto di omologazione di qualsiasi tipo.
Quindi è assolutamente vietato guidare in due sullo stesso velocipede, imboccare strade contromano, portare il mezzo ad una velocità eccessiva, non rispettare semafori e precedenze e pure commettere atti di vandalismo ai danni dei mezzi del servizio di micro-mobilità. Basterebbe prudenza e buonsenso, gli stessi richiesti per la guida di un’autoveicolo, niente di più, niente di meno.