Il mondo dell’arte non è rimasto insensibile davanti a questa tragica pandemia che sta affliggendo l’intero pianeta mettendo a repentaglio la vita di miliardi di esseri umani, causando ogni giorno migliaia di vittime, e che ha condizionato drasticamente la nostra vita. Se musei, gallerie, spazi espositivi e mostre sono chiusi per preservare la salute pubblica dei cittadini, l’espressione artistica non può e non deve fermarsi.
Un contributo molto interessante in questo senso lo ha fornito Giovanni Guida, giovane artista campano, che ha creato l’opera “E guarirai da tutte le malattie.. ed io, avrò cura di te“ (Dio blocca il Covid-19 sull’Italia e sul mondo), ispirato dal testo del brano “La cura” di Franco Battiato, recentemente dedicato dal cantautore Diodato a tutte le persone che lavorano in prima linea contro il virus.
Su uno sfondo di un oscuro cielo è rappresentato Dio che, spalancando le braccia con un gesto solenne e perentorio, smaterializza la struttura molecolare del Covid-19 per impedirne la proliferazione ed evitare così la sua diffusione sull’Europa e sulla terra, raffigurata nel registro inferiore della composizione. L’Onnipotente è colto da un vento impetuoso, simbolo della potenza divina, che gonfia i panneggi del suo mantello: con la mano è pronto a disgregare questa nuova piaga dell’umanità con l’aiuto della corte angelica fluttuante. Questo gesto genera una nuova vita e ci insegna a sublimare tutte le condizioni negative per trarre da esse un insegnamento. L’opera vuole essere un augurio all’umanità per sconfiggere questa pandemia e riscoprire i limiti dell’uomo e il valore della comunità.
L’illustrazione è stata pubblicata in primis da “Wikinews” della Russia, nell’articolo “La NASA sospende la preparazione della missione lunare in relazione al coronavirus“, in seguito grazie al successo riscosso sul web è apparsa sul Corriere della Sera, sul sito web della Treccani nell’articolo “L’Europa e la pandemia: parole di presidenti a confronto” di Daniela Pietrini e sul quotidiano Leggo.
Carlo Saccomando