Ieri giornata storica per il ciclismo azzurro, due atleti italiani sia nella corsa femminile che maschile si sono aggiudicati la vittoria al Giro delle Fiandre 2019 : Marta Bastianelli e Alberto Bettiol sono i trionfatori della storica competizione ciclistica.
Anche se per l’esattezza la corsa, considerata come una delle cinque cosiddette “classiche monumento“, è giunta alla 103° edizione per il comparto uomini, perché per quanto riguarda il gentil sesso è nata solo da 16 anni. Questo entusiasmante en plein da parte di due atleti della stessa nazione è il secondo realizzato da sempre. La prima volta è avvenuta proprio lo scorso anno per opera di due atleti olandesi: Anna van der Breggen tra le donne e Niki Terpstra per gli uomini.
Alberto Bettiol ha conquistato per distacco la seconda classica monumento della stagione costruendo il suo capolavoro sul Vecchio Kwaremont con l’attacco che ha scremato il gruppetto di testa, ha poi completato l’impresa sul Paterberg e nei 12 km finali dove ha difeso con i denti i 15-20 secondi strappati agli inseguitori. Al secondo posto il danese Asgreen, terzo per il norvegese Kristoff. Grande prova di carattere e determinazione per Mathieu Van der Poel, l’olandese si è aggiudicato uno straordinario quarto posto dopo aver recuperato sul gruppo dei migliori a seguito di una caduta nella fase cruciale della corsa.
Il venticinquenne toscano firma l’undicesima vittoria italiana nella classicissima belga, che pone l’Italia al secondo posto solitario nella classifica di tutti i tempi della competizione, permettendole di staccare di una vittoria l’Olanda a dieci. Impossibile da raggiungere al primo posto il Belgio a quota 69 vittorie totali.
“Non ci posso credere – ha dichiarato Bettiol dopo aver tagliato il traguardo – cogliere il primo successo da pro in questa corsa.. non ci sono parole per descrivere la gioia!“.
Mentre la campionessa d’Europa in carica, Marta Bastianelli, mette a aggiunge l’ennesimo titolo nel suo prestigioso palmarès conquistando il Giro delle Fiandre femminile. Una volata a tre ha risolto la corsa dopo che nel finale di gara hanno fatto la differenza l’italiana, l’olandese Annemiek Van Vleuten e la danese Uttrup Ludwig. Da segnalare anche l’ottimo quarto posto della giovane Sofia Bertizzolo, compagna di squadra della vincitrice.
L’azzurra firma il secondo successo per un’atleta italiana al Fiandre dopo quello di Elisa Longo Borghini datato 2015. L’altro podio per l’Italia è stato conquistato nella seconda edizione in rosa della competizione (2005), grazie al terzo posto firmato da Monia Baccaille. Nella classifica di tutti i tempi della competizione l’Italia è al terzo posto insieme alla Gran Bretagna, dietro i Paesi Bassi primi a sei vittorie, e seconda la Germania a quota tre successi.
“Non potevo sbagliare – spiega felicissima Marta – la mia stagione è iniziata bene e ho voluto restare due settimane in Belgio per preparare questo evento, per cui voglio ringraziare la mia famiglia che condivide i sacrifici che faccio. Bjarne Riis mi ha guidato in maniera perfetta dall’ammiraglia: abbiamo attaccato sul Kwaremont prima Sofia e poi io, volevamo portare via un gruppetto e ci siamo riusciti. Sul Paterberg sono rimasta passiva perché sapevo che potevo giocare le mie carte in volata e così è stato“.
Grande soddisfazione anche dalla Federazione Ciclistica Italiana, che si complimenta attraverso le parole del Presidente Renato Di Rocco: “Che giornata fantastica per il ciclismo e lo sport italiano! I successi di Marta Bastianelli e Alberto Bettiol, a cui vanno i miei complimenti, confermano che il ciclismo italiano è in grado di regalare sempre emozioni.Marta si conferma una delle atlete più forti del panorama internazionale, capace di mettere in difficoltà, sempre e su ogni terreno, le temibili e fortissime olandesi. Oggi ha regolato alla sprint la campionessa del mondo Van Vleuten dopo che lo scorso anno a Glasgow agli Europei aveva battuto la Vos. Per quanto riguarda Bettiol, credo che non ci possa essere sogno più bello per un ciclista che vincere la prima corsa da professionista in una classica monumento come il Fiandre. Sono certo che in futuro Alberto saprà regalarci anche altre grandi soddisfazioni.”