TEL AVIV. Anche il secondo figlio dello sceicco Hassan Yousef, cofondatore di Hamas, ha deciso non solo di abbandonare la fazione islamica che governa Gaza, di fuggire dalla Turchia in un non meglio identificato paese del sud asiatico ma ha anche denunciato la corruzione e svelato le operazioni segrete nel paese da cui è scappato.
E’ la storia di Suheib Yousef – fratello di Mosab Yousef, più noto come il ‘Principe verde‘, che ha aiutato i servizi di sicurezza israeliani a sventare gli attacchi di Hamas – così come l’ha raccontata al giornalista Ohad Hemo di Canale 12. Yousef ha detto di aver lavorato per la “sezione politica di Hamas” in Turchia che opera in quel paese “sotto copertura della società civile“. L’uomo, nell’intervista, ha poi attaccato Hamas che “non lavora per gli interessi del popolo palestinese ma per un’agenda straniera. Mandano informazioni in Iran in cambio di aiuto finanziario“.
“Sono stato cresciuto dentro Hamas, ho lavorato per loro, ma quando ho visto la corruzione ho lasciato“. Quella di Suheib Yousef è una storia molto particolare e sotto certi aspetti avvincente. Suo padre era Sheikh Hassan Yousef, co-fondatore di Hamas. Suo fratello è Mosab Yousef, noto anche come il “Principe Verde”, persona che per un decennio ha lavorato segretamente per lo Shin Bet prima di fuggire in America dove si è convertito al cristianesimo e ha scritto il famoso libro “Son of Hamas”. Suheib Yousef prese le distanze dal fratello Mosab e continuò a lavorare per Hamas, almeno fino a pochi giorni fa quando a seguito della sua fuga chiamò Ohad Hemo, corrispondente per gli affari palestinesi di Channel 12 e si propose per l’intervista .
“A differenza di mio fratello, non ho mai lavorato per Israele“, ha tenuto a precisare. “Non ho mai tradito Hamas, ero leale con loro e credevo nella causa“. Poi l’invito al padre e agli altri leader di Hamas. “Invito i leader di Hamas, incluso mio padre, a dimettersi da questo movimento corrotto” ha detto. “Sono sicuro che anche mio padre sa che ci sono molti membri corrotti nel movimento” ha poi concluso. “Il problema a Gaza è che Hamas si aggrappa al potere con la forza. Se Hamas avesse rinunciato al potere, non ci sarebbero stati problemi“, ha poi aggiunto accusando i leader corrotti del gruppo di usare il popolo di Gaza come carne da macello per le loro ambizioni. “Perché non mandano i propri figli a compiere attacchi? Perché il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, non va al recinto per lanciare pietre?» ha detto riferendosi alle proteste settimanali lungo il confine tra Gaza e Israele. “In che modo Hamas beneficia di questi attacchi?” aggiunge. “In nessun modo. È solo una organizzazione terroristica razzista pericolosa per il popolo palestinese” ha poi concluso.
Giuseppe Muri