BARI. Inizia oggi, venerdì 23 agosto, il Festival dei Sensi, in programma nella Valle d’Itria, in Puglia, fino al 25 agosto. “Gli uomini prima sentono senz’avvertire, dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura“, scriveva il filosofo Giovan Battista Vico tra le pagine del libro “La Scienza Nuova”. Questa manifestazione invita a frequentare cose sane e sensate, belle e seducenti per riprendere i sensi, lontano dall’anestetico inquinamento che il rumore delle informazioni propina ogni giorno. E allora ecco luoghi privilegiati in cui ascoltare riflessioni legate al mondo dei sensi, con lezioni a tema tenute da studiosi italiani e stranieri, conferenze, ma anche gite lente, esposizioni tattili, biodiversità, sensi, cinema e alta tecnologia visti con occhi nuovi.
Il programma della decima edizione dedicata al fiabesco, prevede numerosi appuntamenti, a cominciare da quello in una cava dismessa nella campagna di Cisternino, che ospiterà il questa sera alle ore 18.45 l’inaugurazione, con l’intervento del presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Giovanna Calvenzi e, alle ore 19.45 il magnetico racconto di Peppe Barra, grande interprete nell’indimenticabile “Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone. Masserie, antichi palazzi e ville faranno da cornice a questi tre giorni “incantati”, in cui, tra gli ospiti, si presenterà anche Enrico Vanzina, per raccontare la favola del grande cinema italiano, sabato 24 agosto alle ore 22.30 nel giardino di Villa Velga a Ostuni. Laura Marchetti, presidente del Festival dei Sensi, così ne parla sulla sua pagina Facebook: “Se preferite le stelle ai lampioni, il canto delle cicale al rumore delle piazze, la sartoria su misura al prodotto seriale, se siete pronti a rischiare pur di non annoiarvi, questo è il vostro Festival. Conversazioni a tema tenute da prestigiosi studiosi italiani e stranieri, conferenze itineranti, gite a lenta velocità, esposizioni, biodiversità, sensi e alta tecnologia visti con occhi nuovi. La rassegna, che ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore quale riconoscimento di eccellenza della sua funzione culturale, si rivolge a un pubblico attento, interessato a scoprire idee e paesaggi vertiginosi in Valle d’Itria”.
Simona Cocola