In molti parlano di Feng Shui ed altrettanti, invece, si chiedono quale sia la sua giusta definizione. C’è chi lo considera uno stile d’arredamento orientale, chi una serie di regole per creare una sensazione massima di comfort, chi ancora lo considera una pratica “miracolosa” grazie alla quale, posizionando certi oggetti in un determinato punto dell’abitazione, si potrebbe ottenere fortuna in amore, o sul lavoro, o risolvere problemi di salute. Molti esperti, però, suggeriscono di non lasciarsi abbindolare da quello che loro stessi chiamano “Feng Shui spazzatura”, il quale non farebbe che squalificare una corretta caricatura di un sapere più profondo e consistente.
Il termine Feng Shui significa letteralmente “vento e acqua”, che starebbe a significare: “il vento è il cielo, l’aria che trasporta le nuvole gonfie di pioggia, l’acqua senza la quale ogni creatura del Pianeta non potrebbe sopravvivere”. La sua definizione più comune è associata all’idea dell’armonia, che dipende dall’equilibrio tra lo Yin (richiama il sesso femminile, la terra e la luna, la passività e i colori scuri) e lo Yang (richiama il sesso maschile, il sole, i colori chiari, il caldo); due forze contrapposte che dominano l’universo e sono tipiche della cultura orientale in genere.
Sono molte però le persone che non concepiscono altri usi di questa disciplina se non per rendere la casa accogliente; e dire che questo serve a rendere le case più confortevoli non è sbagliato, ma è un concetto molto limitativo.
Ciò che possiamo comunque dire è che, di fondo, l’architettura occidentale e quella orientale hanno lo stesso concetto di base: il raggiungimento di un equilibrio.
Il Feng Shui si sviluppò millenni or sono in Cina e nel corso dei secoli gli antichi maestri di questa disciplina lo definirono un linguaggio; poiché sostenevano che attraverso le forme, i colori, i materiali, la posizione, i suoni e l’esposizione alla luce, i luoghi comunicavano alla parte di noi più profonda ed inconsapevole, orientando i nostri pensieri e le nostre azioni. Una sorta di linguaggio segreto con cui gli ambienti ci parlano e trasmettono alla nostra coscienza umana effetti ben più specifici di una generica armonia.
Col tempo venne poi definita mentalità taoista, la quale è fatta di concetti molto profondi, ma così semplici che se ne sottovaluta l’importanza. L’idea centrale della visione taoista è il mutamento, cioè tutto si trasforma costantemente, tutto fluisce, e in questo fluire si generano delle forze.
Questa disciplina orientale è andata sempre più diffondendosi anche in Occidente e il suo obiettivo è quindi la ricerca dell’armonia nell’ambiente domestico.
Fino ad una decina di anni fa circa, architetti e interior designer lavoravano sul fattore estetico per arredare una casa, nessuno badava certo al problema di forze energetiche bloccate o contaminate. Questione che invece in Oriente è da sempre il fulcro delle preoccupazioni per chi acquista una casa, che viene infatti esaminata nel dettaglio, soprattutto secondo i canoni energetici.
Come abbiamo detto, secondo questa antica disciplina orientale la relazione casa-uomo ne identifica l’aspetto energetico e vibratorio, in cui scorre quindi un’energia vitale collegata a tutte le forme di vita. Ecco quindi alcuni consigli sull’arredamento secondo le regole di questa pratica.
Innanzitutto, molto importante è eliminare il disordine da ogni stanza, le quali dovrebbero essere sgombre e prive di ostacoli per far fluire l’energia. Se le pareti sono bianche, occorre contrapporre oggetti di colore scuro e far prevalere luci naturali, introducendo elementi come piante, pietre e pezzi di legno. Molto utili da utilizzare anche le lampade di sale, che propiziano energia positiva e rilassamento.
Vi è una regola anche per quanto riguarda gli specchi. Questa disciplina consiglia di non collocarli nella camera da letto, in quanto sono disturbatori del campo energetico; seppur questi si possono comunque coprire durante la notte con dei teli. Sono però considerati utili se collocati sulle pareti di altre stanze o sulla scrivania, perché respingono le energie negative e sono fonte di ispirazione.
Per quanto riguarda invece le stanze, il Feng Shui attribuisce estrema importanza alla disposizione della camera da letto, ad esempio suggerisce che il letto sia posizionato con la testata orientata verso Est; la posizione ottimale del letto sarebbe nell’angolo diagonalmente opposto all’entrata, in modo tale da non avere mai testa o piedi che puntano direttamente verso l’ingresso della stanza. Inoltre, per garantire un sonno ristoratore si dovrebbe cercare di eliminare ogni oggetto che non serva per dormire (in particolare i dispositivi tecnologici).
Mentre per la cucina viene suggerito di far circolare le energie positive nel rispetto dei punti cardinali e liberare quelle negative dall’ambiente in cui la persona che cucina trasforma il cibo con l’uso dei cinque elementi: acqua, legno, fuoco, terra, metallo. Inoltre il modo migliore di apparecchiare la tavola è quella di scegliere colori e cibi adatti ad ogni pasto che si andrà a consumare.
Per quanto riguarda l’ufficio, il tavolo in cui si lavora dovrebbe essere collocato nel punto più forte della stanza, in modo da avere la schiena protetta e lo sguardo diretto sulla porta e sulla finestra. Estremamente importante anche ciò che si trova di fronte alla posizione lavorativa, poiché è fonte di ispirazione. Evitare possibilmente le scrivanie posizionate di fronte ad un muro.
Per concludere, chi crede in queste pratiche, o chi magari vuole provare qualcosa di nuovo, potrebbe quindi provare il metodo del Feng Shui, in modo da avere una casa arredata in modo equilibrato ed armonioso. Una volta appresi questi principi si potranno inoltre creare ambienti sempre più adatti ai vari scopi.
Importante ricordare che nel caso del Feng Shui, oltre al portare armonia in casa, la sua funzione è anche quella di proteggere e rigenerare gli occupanti.
La parte dell’essere umano che funziona ancora a livello animale, istintivo, risponde a determinati impulsi ambientali in modo del tutto automatico. Quindi chi lo pratica utilizza le informazioni che l’ambiente invia al nostro sistema psicofisico per rendere la propria vita più facile e produttiva, e raggiungere i propri obiettivi con meno sforzo.
Il Feng Shui è un sapere vasto, profondo, di attualità intramontabile e sta diventando, per molti individui, un modo di vivere, in qualche modo si rientra in contatto con un lato antico e dimenticato del nostro essere e si torna consapevoli della nostra posizione di esseri umani nel contesto della natura e dei suoi cicli. Mettere in pratica questi suggerimenti non costa molto e chissà che magari il nostro umore non ne tragga giovamento, sia in casa sia in ufficio.
Valeria Glaray