MARATEA. Tra i borghi lucani si fa luce una “perla” accarezzata dal mar Tirreno, e immersa negli Appennini. Maratea, con più di 30 chilometri di costa, stupisce per i piccoli centri abitati che la circondano, e accoglie nell’atmosfera architettonica medievale presentando al viaggiatore l’imponente statua del Cristo Redentore. Opera dello scultore fiorentino Bruno Innocenzi, e voluta dal Conte Stefano Rivetti di Valcervo, è stata costruita nel 1965, posta sulla sommità del Monte San Biagio dove si ergeva una croce commemorativa in pietra.
Città di mare in provincia di Potenza, Maratea è conosciuta per le 44 chiese, di epoche e stili diversi, ma anche per le spiagge, e le grotte. Quella delle Meraviglie si cela nella frazione Marina di Maratea, in località San Giuseppe sulle pendici del monte La Serra. Scoperta nel 1929, durante i lavori per la costruzione della statale 18 delle Calabrie, la grotta sembra essere la più piccola d’Italia.
Sono le antiche abitazioni ornate di logge e portalini, ammassate tra loro in stretti vicoli, le piazze lastricate in pietra, il Castello sul Monte Biagio, il Santuario di San Biagio, e la chiesa della Grotta dell’Angelo, una cavità naturale situata perpendicolarmente sotto la mano destra della statua del Redentore a rendere unico questo borgo della Basilicata.