Nella già trista e grigia ‘era Appendino’ un’altra manifestazione importante viene annullata, questa volta ad onor del vero non tanto per opera del Comune (o almeno non solo) ma per la distorta concezione di “assembramento” che in Italia funziona a singhiozzo o almeno a situazioni alterne. La XIV edizione di Portici di Carta, prevista per il prossimo fine settimana a Torino (17-18 ottobre) è annullata.
La decisione è stata presa in maniera condivisa dopo il nuovo Dpcm in occasione di un confronto tra la Città di Torino, gli enti organizzatori Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, i librai e gli editori aderenti.
Con la pubblicazione del nuovo Dpcm, e in seguito a un confronto con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’organizzazione di Portici di Carta ha dovuto prendere atto che non ci sarebbero state le condizioni per garantire il distanziamento sociale nelle sedi tradizionali della manifestazione (via Roma, piazza San Carlo e piazza Cln).
“Per senso di responsabilità, – si legge in una nota – in un quadro di contagi in sensibile aumento, è stato quindi deciso di annullare la XIV edizione”.
Mentre è stato confermato lo svolgimento di un altro importante evento culturale che si svolgerà nel capoluogo torinese: al mausoleo della Bela Rosin (strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino) sarà possibile visitare l’installazione “Il suono delle parole“, che rappresenta un omaggio ai testi di Luis Sepùlveda, deceduto a causa del Covid il 16 aprile scorso ad Oviedo.
“Gli eroi di Sepúlveda sono uomini e donne comuni. Per lui gli eroi sono esseri normali spinti dalle circostanze nella necessità di dimostrare la propria dignità”. È l’incipit con cui il direttore artistico di Assemblea Teatro, Renzo Sicco, presenta l’iniziativa dedicata al grande scrittore cileno.
“Le sue parole hanno offerto fino all’ultimo una bussola. – sottolinea Sicco – Oggi che ci hanno tolto passato e futuro condannandoci a vivere nel presente Sepúlveda ci sapeva indicare da dove veniamo e dove andiamo attraverso memoria storia e tradizione. Per questo ci mancherà anche se fortunatamente ci restano i suoi libri.”
“Ecco perché è stato così importante raccoglierli per questa esposizione. – ha infine concluso il regista, sceneggiatore e scrittore torinese – I suoi libri sono l’essenza della sua testimonianza e sono presenza tra le mille voci e lingue del mondo“.
La mostra, curata da Assemblea Teatro, verrà inaugurata come previsto venerdì 16 ottobre alle ore 17:30 e sarà visitabile fino all’8 novembre. Per ulteriori informazioni sull’evento è possibile consultare il sito www.assembleateatro.com
Carlo Saccomando