Scende per la prima volta al 36% il tasso di recupero delle auto rubate. Lo scorso anno delle 95.403 vetture sottratte (oltre 261 al giorno e 11 ogni ora), solo 34mila sono state ritrovate. Di oltre 61mila auto si sono perse le tracce, instradate su mercati esteri o utilizzate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio,mentre 1 auto su 4 è stata rubata in Campania. Panda, 500 e Lancia Ypsilon i modelli preferiti dai ladri. Napoli “caput furtorum”, con oltre 17mila episodi. Continua a crescere l’appeal dei SUV, che crescono dell’11%: boom dei furti di Nissan Qashqai.
Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti d’Auto”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2019 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
I dati relativi allo scorso anno tracciano uno scenario nazionale a macchia di leopardo con alcune “zone rosse” in cui il rischio furto è decisamente elevato (soprattutto per alcuni modelli), e altre significativamente più tranquille.
Nel 2019 i furti d’auto si sono concentrati prevalentemente in 5 Regioni, quelle tradizionalmente più “appealing” per questo business. Il primato spetta alla Campania con 23.554 furti: 1 episodio su 4 a livello nazionale è avvenuto qui. A distanza, seguono Lazio (17.021), Puglia (16.389), Sicilia (13.178) e Lombardia (10.013). Complessivamente, in queste Regioni si registra l’84% delle complessive sottrazioni.
Il calo del numero delle auto rubate, nel 2019 95.403 (oltre 261 al giorno e 11 ogni ora), ha segnato una decisa polarizzazione del fenomeno, a testimonianza di un business criminale che si focalizza sulle Regioni di origine delle organizzazioni criminali e in quelle in cui queste intessono maggiormente i propri interessi economici. Si registrano fenomeni emergenti come bande criminali dedite al furto di specifici modelli in alcune città per periodi più o meno lunghi, che proseguono nella propria attività fino al raggiungimento di un determinato numero di vetture sottratte da rimettere in commercio.
A preoccupare particolarmente è il continuo calo dei recuperi, lo scorso anno 34.196 vetture sono state restituite ai legittimi proprietari. Delle restanti oltre 61.000 auto si sono perse le tracce, instradate verso mercati esteri (soprattutto est Europa) o utilizzate per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio. Così il tasso nazionale di recupero delle auto rubate è sceso dal 40% al 36%, toccando la percentuale più bassa degli ultimi anni.
In alcune aree il furto apre una vera e propria corsa contro il tempo per ritrovare l’auto. Trascorse le prime 24 ore, infatti, le percentuali di rintracciarla si riducono al minimo. Campania e Lazio, rispettivamente con il 33% e il 26% dei recuperi, sono le Regioni in cui le Forze dell’Ordine incontrano maggiori difficoltà nel riportare a casa i veicoli.
Decisamente interessanti sono anche i dati relativi alle province più colpite da questa piaga. Il podio resta prerogativa di tre piazze da sempre nel mirino dei ladri d’auto: Napoli, con 17.767 furti, Roma (15.835 sottrazioni) e Catania (7.441). Completano questa poco virtuosa top ten delle province a “bollino rosso” Bari (6.595), Milano (6.523), Torino (3.857), Foggia (3.437), Palermo (3.254), Caserta (2.961) e Barletta-Andria-Trani (2.560).
I brand del Gruppo FCA giocano un ruolo di primo piano, con ben 6 modelli tra i 10 più rubati. Sommando FIAT (36.847 veicoli rubati e circa il 39% dei furti nazionali), Lancia (6%) e Alfa Romeo (5%), si raggiunge l’esatta metà del business furti in Italia. La particolarità di questi tre marchi è data da un tasso di recupero di veicoli superiore alla media nazionale, che oscilla tra il 40% e il 44%. Ben sotto la media recupero nazionale del 36%, invece, tutti gli altri brand su cui si concentrano le attenzione dei ladri: Ford (solo il 31% viene recuperato), Volkswagen (28%), Renault (27%), Opel (28%), Mercedes (21%), Audi (28%), Smart (27%).
Nessuna sorpresa arriva dalle prime 5 posizioni della classifica delle auto più rubate, dove si confermano Panda (11.299 sottrazioni), 500 (7.989), Punto (6.664), Ypsilon (4.540) e Golf (2.301).
Con 1.965 sottrazioni entra nella top ten anche la Giulietta. Chiudono la graduatoria la Fiesta (1.953), la Fortwo Coupè (1.794), la Clio (1.772), la 500L (1.627). Complessivamente le 10 vetture “preferite” dai ladri rappresentano il 44% del mercato furti totale.
Dall’analisi del dettaglio territoriale, emergono alcuni spunti utili a comprendere le peculiarità del fenomeno furti d’auto nelle principali piazze. Più in generale, nelle tre province del sud Italia si conferma l’egemonia dei brand FCA: a Napoli è presente nella top ten anche la Seicento, a Bari le prime 5 posizioni sono occupate da modelli dell’ex costruttore nazionale, che a Catania presidia addirittura le prime 7. Roma conferma il legame con il mondo Smart: nella provincia capitolina spariscono oltre la metà delle Fortwo (801) rubate in tutta Italia.
Milano evidenzia due new entry, rispetto al dato nazionale, in chiusura di top ten: Polo e Focus. Nella provincia meneghina la Golf è la terza auto più rubata, dopo Cinquecento e Panda.
Nell’ambito del fenomeno furti un segmento di business in continuo sviluppo è quello dei SUV, da diversi anni sempre più diffusi sul mercato e ambiti anche dai ladri d’auto che lo scorso ne hanno sottratti 5.140, l’11% in più dell’anno precedente.
I dati della Top Ten evidenziano il boom del Nissan Qashqai (917 unità sottratte e + 49% rispetto al 2018) che si conferma SUV più ricercato. Nella top 5 dei più rubati è seguito da Range Rover Sport (502), Range Rover Evoque (374) Kia Sportage (323) e Toyota RAV 4 (321).
Una menzione speciale merita anche il BMW X3 che entra di diritto nella top 10 dei più rubati con 270 unità sparite e +85% rispetto al 2018.
La Campania si conferma area a rischio anche per i SUV: qui avvengono oltre la metà (473) dei furti di Qashqai.
Il principale allarme per i proprietari degli Sport Utility Vehicle nasce dal tasso di recupero (fermo a una media del 30%), decisamente più basso di quello delle autovetture (-6 punti percentuali). Meno di un SUV rubato su 3 viene ritrovato dopo il furto, a testimonianza di quanto gli interessi della criminalità organizzata si siano orientati su questi veicoli, sottratti e fatti sparire dalla circolazione con estrema rapidità.
“Il fenomeno dei furti d’auto è in costante evoluzione”, afferma Maurizio Iperti, AD di LoJack Italia, “I nostri dati fotografano una vera e propria emergenza legata oggi ai mancati recuperi delle auto rubate (oggi il 64% del totale). Il dato preoccupa ancor di più in quanto in questi mesi, dopo il calo dovuto al lockdown, il business dei furti ha recuperato il terreno perduto ed è tornato a rappresentare una piaga per diverse aree del nostro Paese.”
“Attraverso la tecnologia in radiofrequenza e il supporto sul campo del nostro team Law Enforcement – prosegue Iperti – da anni siamo al fianco delle Forze dell’Ordine per contrastarla. Per compiere un ulteriore passo in avanti nella lotta contro questo fenomeno, a settembre renderemo disponibile LoJack Premium Touch, un’innovativa e unica soluzione di recupero veicoli con doppia tecnologia destinata ad aumentare in maniera esponenziale la possibilità di recupero di un’auto in caso di furto e dotata di un’app”.