Esattamente ottant’anni fa colui il quale sarebbe diventato un mito indiscusso del ciclismo mondiale vinse la sua prima grande corsa a tappe: il 9 giugno 1940 un giovanissimo Fausto Coppi conquistò, al primo anno da professionista e all’esordio nella competizione, il Giro d’Italia diventando il più giovane vincitore della corsa Rosa di tutti i tempi grazie ai suoi 20 anni e 268 giorni. Record che è rimasto intatto sino ad oggi davanti a Luigi Marchisio, vincitore nel 1930 a 21 anni e 43 giorni, e Giuseppe Saronni, vincitore nel 1979 a 21 anni e 247 giorni.
Mentre nel recente passato il più giovane vincitore della competizione è stato Damiano Cunego nel 2004, al sesto posto all time, che ha conquistato la maglia rosa a 22 anni e 254 giorni.
E Pensare che Fausto Coppi aveva vinto il Giro beneficiando di una licenza militare, in quanto era stato chiamato alle armi nella primavera del 1940. Inoltre il giorno successivo alla vittoria del Giro, il 10 giugno 1940, l’Italia entro ufficialmente il guerra.
Per Coppi, soprannominato “il campionissimo”, questa prima vittoria in uno tra le competizioni che viene annoverata tra i grandi Giri, insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola, fece da apripista verso una carriera straordinaria costellata da numerose vittorie. Il 7 novembre del 1942, al velodromo Vigorelli di Milano, stabilì il nuovo record dell’ora su pista coprendo 115 giri e 151 metri, per un totale di 45,871 km, 104 metri in più del primato di Archambaud (la distanza percorsa sarà rettificata nel 1947 a 45,798 km).
La carriera del campione subì uno stop il 13 aprile del 1943 quando venne catturato dai soldati inglesi a Capo Bon, e il 17 maggio venne internato nel campo di concentramento di Medjez el Bab, in Tunisia, passando poi al campo di Blida, vicino ad Algeri. La prigionia in Africa si concluse il 1º febbraio 1945.
Dalla primavera 1946 ricominciò a competere a pieno ritmo grazie alla normale ripresa delle attività agonistiche. Nel corso della carriera vinse complessivamente 5 Giri d’Italia (1940, ’47, ’49, ’52, ’53), 2 Tour de France (1949, 1952), 3 Milano-Sanremo, 1 Parigi-Roubaix, 5 Giri di Lombardia, 1 campionato del mondo su strada (Lugano 1953, gara in linea) e 2 campionati del mondo su pista (Parigi 1947 e Ordrup 1949, gare ad inseguimento individuale).
Quando si parla di Fausto Coppi è impossibile non fare riferimento alla grande rivalità con Gino Bartali che divise in due l’Italia nell’immediato dopoguerra. Coppi è anche noto per aver cambiato l’approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la dieta, per gli sviluppi tecnici della bicicletta, per i metodi di allenamento e per la medicina sportiva.
Carlo Saccomando