Da alcuni anni a questa parte in calendario è stata inserita, tra le altre ricorrenze, una festa speciale: la “Festa dei nonni“. La data da segnare è proprio quella di oggi, il 2 ottobre (con eventi in tutto il Bel Paese), e, come è scritto sulla pagina Facebook di papa Francesco “Siamo venuti al mondo per lasciare un’impronta“, è risaputo che per molti nipoti quell’impronta nel cuore spesso la lasciano i nonni. Celebrata in alcune parti del mondo, questa festa nasce negli Stati Uniti nel 1978, durante la presidenza di Jimmy Carter, su proposta di Marian McQuade, una casalinga della Virginia Occidentale, madre di 15 figli, e nonna di 40 nipoti. La donna aveva lavorato con gli anziani, e pensava che fosse rilevante, per l’educazione delle giovani generazioni, il rapporto con i nonni. Accadde quindi che la prima domenica di settembre negli Stati Uniti diventò la “National Grandparents Day“, la Giornata Nazionale dei Nonni.
Qualcosa che non si dimentica, se stata colma di amore, è pertanto la relazione con queste figure familiari, simboleggiate anche da un fiore, il nontiscordardime, il cui nome riassume benissimo il significato del legame. In Italia la festa dei nonni è stata istituita come ricorrenza civile con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, “quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale“. Infine, alcune curiosità riguardanti la festa sono che, nella tradizione cattolica, i patroni dei nonni sono i santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria, e nonni di Gesù, oltre al fatto che esiste la canzone ufficiale dedicata a questa ricorrenza – “Tu sarai” -, scritta e composta dal cantautore Walter Bassani.
Simona Cocola