ANGHIARI. Nell’anno che celebra i cinque secoli dalla morte di Leonardo da Vinci, il borgo medievale toscano, tra i più belli d’Italia, lega l’artista fiorentino a sé per mezzo della battaglia di Anghiari del 1440, scontro tra milanesi e fiorentini, poiché sembra che il pittore abbia dipinto un quadro storicamente scomparso, ma che si rifà a quell’episodio.
Nel territorio delineato dai fiumi Tevere e Arno, il comune in provincia di Arezzo si è distinto nel passato come bastione inattaccabile dai nemici, e nel presente aggiudicandosi paese Bandiera arancione dal Touring Club Italiano, come scelta turistica, e Città Slow. Piazzette, vicoli, antiche botteghe, castelli, chiese rendono Anghiari, accolto nell’Alta Valle del Tevere, un luogo pieno di spiritualità e vitalità culturale. Sono numerosi gli eventi che ogni anno animano il paese, tra mostre, fiere, feste popolari legate alle tradizioni storiche e alla gastronomia locale, come la mostra-mercato dell’artigianato della Valtiberina toscana in aprile, e il Palio della Vittoria a giugno.
Situato a 429 metri di altitudine e con quasi 6mila abitanti, il borgo racchiude due aree naturali protette, la Riserva naturale dei Monti Rognosi e quella della Golena del Tevere, oltre a ospitare il Palazzo della Battaglia col Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari, il Museo della Battaglia e di Anghiari (dove dal prossimo primo maggio fino ad agosto l’artista Emilio Isgrò esporrà un’opera dedicata alla battaglia scomparsa di Leonardo), quello di Palazzo Taglieschi, e della Misericordia nell’ex cappella del Corpus Domini.