MILANO. Il Policlinico milanese “Ca’ Granda” rende visibili gratuitamente al pubblico alcuni tra i tesori che compongono il patrimonio di donazioni raccolto in circa 700 anni, come l’unico ritratto mai commissionato a Giovanni Segantini, ma anche capolavori di Mario Sironi, di Carlo Carrà, di Francesco Hayez. Un vero patrimonio culturale quello del Policlinico, fondato dal Duca Francesco Sforza più di 500 anni fa e uno tra gli ospedali più antichi d’Italia, il cui archivio storico custodisce anche lettere firmate da Napoleone e Leopardi, oltre alla collezione di opere d’arte, e a una delle biblioteche storiche di Medicina tra le più grandi d’Europa.
L’esposizione è stata inaugurata ieri per la festa del Perdono, istituita 660 anni fa da papa Pio II, alla presenza dell’arcivescovo Mario Delpini, del presidente della Regione Attilio Fontana, del sindaco Giuseppe Sala e del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Con la Festa del Perdono, che quest’anno cade proprio il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, da secoli si celebra la fondazione del nostro Ospedale. Quello dei Tesori della Ca’ Granda è il giusto modo per rendere onore a questa tradizione», ha affermato Marco Giachetti, presidente del Policlinico di Milano.