La situazione monitorata, come ogni anno, dal dossier “Mare Monstrum” di Legambiente, basato sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, nel 2019 rileva uno scenario italiano, su mare e coste, fatto da 56 reati ambientali al giorno, più di due ogni ora, quasi tre per ogni chilometro di litorale. Ciò che è contenuto nel dossier non si discosta molto da quello che accade da dieci anni in Italia. Diffuso da Goletta Verde, la nave della ong che da oggi, 24 giugno, fino al 15 agosto, viaggerà per le 15 regioni costiere italiane in 25 tappe dal Friuli Venezia Giulia alla Liguria, per monitorare lo stato dell’ambiente marino, il documento informa che il 52,7% degli illeciti accertati si concentra in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. La Campania ha il primato assoluto, con oltre 3mila infrazioni (il 17%) lungo i 470 chilometri di costa, 4mila 141 persone denunciate o arrestate, e 1.397 sequestri.
Mare Nostrum riporta che nel 2018 si sono contate 20mila 437 infrazioni, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Salgono a 23mila 554 le persone denunciate e arrestate (+20%), e a 5mila 834 i sequestri (+22%), per un valore di 1,5 miliardi di euro, tra beni e sanzioni. Non spariscono le minacce, come l’illegalità legate al ciclo del cemento (34% dei reati), l’inquinamento delle acque (33,1%), la pesca di frodo (23,1%), e le infrazioni al codice della navigazione (9,8%).
Goletta Verde è accompagnata, da oltre 30 anni, da un team di tecnici che conduce il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici, raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, e denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio il mare e la salute. I cittadini sono invitati a partecipare attivamente alla cura dell’ambiente marino: ad esempio, se si avvistano tubature che scaricano in mare o nei laghi, sostanze sospette, si può lanciare un Sos Goletta compilando il form online, oppure scrivendo a sosgoletta@legambiente.it, allegando un recapito telefonico, una breve descrizione della situazione, le indicazioni utili per raggiungere il punto, e le fotografie dello scarico, o dell’area inquinata.