• 24 Novembre 2024
  • PIANETA ANIMALI

I problemi neurologici più frequenti nel cane e nel gatto, cosa c’è da sapere

Le malattie neurologiche comprendono, essenzialmente, i disturbi che colpiscono il sistema nervoso. Si tratta di un sistema molto complesso e che si potrebbe definire come il centro di tutte le operazioni del resto del corpo, in quanto ne regola le attività e le funzioni. I problemi neurologici possono colpire sia l’essere umano che l’animale e non ne sono infatti esenti cani e gatti.

I problemi di tipo neurologico nel cane e nel gatto non sono solo diffusi in questi animali con l’età avanzata, bensì questi possono essere presenti anche per altre motivazioni, per esempio per traumi, lesioni o per fattori genetici.

Secondo veterinari esperti, vi sono alcuni sintomi evidenti nell’animale per riconoscere i problemi neurologici, anche se questi potrebbero essere facilmente confusi con altre malattie associate ad altri organi, per cui la cosa migliore da fare sarebbe contattare il proprio veterinario di fiducia in modo da avere una diagnosi precisa.

Malattie neurologiche più comuni nel cane e nel gatto

Potrebbero essere diversi i problemi neurologici che possono colpire il cane ed il gatto e ciascuna patologia ha cause differenti.

Nel gatto le malattie neurologiche più frequenti sono epilessia, sindrome vestibolare, meningite e malattie del midollo, mentre nel cane si aggiungono anche: trombosi o ischemie cerebrali, tumori o metastasi, sindrome degenerativa senile, emorragia od occlusione vascolare.

Fondamentale è imparare a riconoscere i segnali di una malattia neurologica e recarsi dal veterinario, per questo gli esperti hanno elencato i sintomi più comuni che si verificano nel cane e nel gatto:

1) Debolezza o paralisi delle zampe

Questo è il primo dei sintomi, inoltre l’animale proverà dolore ad una o a più zampe, che aumenterà progressivamente se si tratta di un problema degenerativo. Pian piano le articolazioni si consumano e compaiono problemi neurologici, quindi la debolezza potrebbe trasformarsi in paralisi più o meno grave.

Quindi se l’animale zoppica, non ha più molta voglia di muoversi, non vuole che gli si tocchino le zone all’altezza del bacino, della rotula o altre articolazioni o, nel peggiore dei casi, se non si regge più in piedi, è importante portarlo subito dal veterinario.

2) Testa storta ed inclinata

Questa condizione potrebbe associarsi ad altri sintomi: strabismo o nistagmo, movimenti in circolo, perdita dell’udito e dell’equilibrio. Molto spesso tenere la testa inclinata è segno di un danno all’orecchio interno, noto come sindrome vestibolare dell’animale anziano.

problemi neurologici cane

3) Andatura strana

L’animale potrebbe camminare storto o in maniera diversa dal solito. In genere i sintomi associati sono: atassia o mancanza di coordinazione, l’animale tende ad appoggiarsi su un lato, non cammina in linea retta, incrocia gli arti o trascina una zampa, inciampa, potrebbe essere a causa di lesioni in diverse aree del sistema nervoso; movimenti circolari, sono preoccupanti quando l’animale, camminando, è in grado di muoversi solo girando in una direzione, lo fa ripetutamente e non controlla il movimento.

4) Convulsioni

Possono essere di due tipi: crisi parziali, possono manifestarsi con alterazioni dei movimenti (contrazioni degli arti, apertura involontaria della mandibola, etc.) e possono essere accompagnate da alterazioni del comportamento (abbaiare/miagolare senza motivo, inseguirsi la coda, aggressività immotivata); crisi generalizzate, qui, insieme alle convulsioni, compaiono anche altri problemi motori che colpiscono una parte più estesa (possono essere contrazioni muscolari involontarie, rigidità del collo, apertura della bocca, perdita momentanea del tono muscolare).

Le crisi parziali possono diventare generalizzate e se l’animale ha una crisi generalizzata che dura più di due minuti, e che aumenta di frequenza o di gravità, o se l’animale non si riprende da questa, occorrerà consultare con urgenza il veterinario.

5) Tremori immotivati

L’animale potrebbe tremare e avere brividi senza un motivo apparente, come ad esempio quando ha freddo, ha paura o è nervoso.

6) Cambiamenti comportamentali

Nel caso di alterazioni del sistema nervoso centrale (cervello o tronco encefalico) l’animale si comporterà in modo strano. In questo caso i problemi neurologici si manifestano con sintomi diversi a seconda della situazione e della sua gravità, in genere l’animale potrebbe apparire stordito, disorientato e confuso.

7) Perdita di sensibilità degli organi di senso

Si tratta di un segnale molto comune nei cani e nei gatti di qualunque età con problemi neurologici. Analizziamo nel dettaglio i problemi che possono riscontrarsi nei cinque sensi:

Olfatto, l’animale non si accorge nemmeno del suo snack preferito se non glielo si mette davanti e se gli si mette di fronte una fragranza che non ha mai sopportato non farà una piega;

Vista, l’animale sembra improvvisamente incapace di vedere correttamente (cammina in modo insicuro, sbatte contro gli oggetti).

Udito, una lesione neurologica può portare alla perdita dell’udito e spesso sono accompagnati da disturbi dell’equilibrio.

Gusto, più che di gusto si parla della difficoltà a deglutire o a leccare, talvolta accompagnata da un’eccessiva salivazione.

Tatto, una lesione neurologica a livello spinale può portare a perdere sensibilità e alcune capacità motorie, oppure l’animale potrebbe diventare ipersensibile al tatto.

Conclusioni

Le malattie neurologiche possono colpire tanto l’uomo quanto gli animali, per tale motivo è importante riuscire a riconoscerne i sintomi e, nel caso si notassero manifestazioni di sintomi preoccupanti sul proprio cane o sul proprio gatto, fondamentale sarà consultare il medico veterinario di fiducia.

A quest’ultimo gli si dovranno fornire tutte le informazioni necessarie della storia clinica dell’animale (stile di vita, alimentazione, patologie ed allergie, eventuali interventi e medicinali somministrati, etc.), dopodiché questo provvederà a visitarlo in modo adeguato (esaminandone in genere la postura, i movimenti, la rotazione della testa, le zampe, gli occhi, la presenza di segnali di dolore) e, escludendo ogni altra patologia, effettuerà una valutazione neurologica completa.

Una volta ottenuta la diagnosi sarà possibile somministrare adeguate cure e trattamenti specifici all’animale, a seconda della situazione e del problema.

Purtroppo non è semplice prevenire i problemi legati alla degenerazione neuronale, quindi quello che gli esperti suggeriscono è di mantenere alte le difese dell’animale e tenere sotto controllo eventuali mancanze del suo organismo durante tutto l’arco della vita, in modo da garantirgli, per quanto possibile, un percorso verso l’anzianità più sano e sereno possibile.

Valeria Glaray

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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