ROMA. Il viso, i denti. Ma anche la lingua e i tessuti molli, come le guance. Con lesioni traumatiche che a volte possono essere ripetute e che dipingono un quadro clinico che non è occasionale. Sono diversi i segni che può lasciare una presunta violenza nei confronti di una donna e per i quali il dentista può essere una ‘sentinella’ importante. Per questo c’è un protocollo d’intesa tra la Fondazione Doppia Difesa Onlus, presieduta da Michelle Hunziker, e l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), nell’ambito del progetto “Dentista sentinella”. “Aiutare le donne vittime a riconoscere le violenze è fondamentale -sottolinea Michelle Hunziker – sminuirle comporta seri rischi per la loro stessa vita”.
Come spiega il presidente Andi, Carlo Ghirlanda, negli “oltre 60.000 studi odontoiatrici i dentisti vedono ogni giorno molti pazienti” ed è proprio da loro che può partire un’intercettazione precoce degli abusi. Serve però la formazione. “Abbiamo studiato un protocollo di lavoro, creato un corso per la definizione e il riconoscimento precoce – aggiunge Ghirlanda – dai primi di maggio sarà online. È importante anche per sapere quali passaggi fare”. Negli studi saranno distribuite 100mila brochure. “Doppia Difesa – proseg ue – mette a disposizione un numero, l’ascolto, un riferimento psicologico e anche sotto il profilo legale”.
“Le discipline sulla privacy e sul segreto professionale impongono vincoli all’attività degli odontoiatri, rendendoli testimoni ‘muti’ – rileva Ghirlanda -. Per questo abbiamo realizzato il progetto ‘Dentista sentinella’, voluto fortemente dalle dentiste donne, che ha lo scopo anche di definire una procedura confidenziale di segnalazione alle autorità”. È in via di definizione un percorso con l’interlocuzione con il Dipartimento per le pari opportunità e il Ministero dell’Interno.