Gli spazi verdi hanno sempre avuto un’influenza positiva sulla salute fisica e mentale di un individuo, infatti si consiglia spesso di trascorrere un po’ del proprio tempo passeggiando in mezzo alla natura. In Italia non sono ancora così diffusi, in quanto pare esserci ancora molta difficoltà da parte del personale sanitario ad integrare il giardino nel percorso di cura, ma negli Stati Uniti ed in molti Paesi del Nord Europa sono stati progettati gli Healing Gardens, che tradotto in italiano vuol dire Giardini Terapeutici.
Questi giardini sono luoghi progettati per sfruttare i benefici che apportano al corpo e allo spirito, uno spazio spesso presente anche all’interno degli ospedali, per aprirsi ad un approccio più olistico nella cura dell’individuo.
Molti studi dimostrano che i benefici del passare del tempo nella natura sono innumerevoli, tra cui una riduzione delle pulsazioni cardiache ed un miglioramento della tensione muscolare, dell’attività cerebrale e della pressione sanguigna.
A differenza di un comune giardino, questi spazi verdi sono stati studiati per dare benefici specifici in base al tipo di utente che ne può fruire, a seconda delle sue esigenze fisiche, psicologiche e sociali. Sia che si tratti di ospedali, di hospice o di residenze occupate da anziani.
Per fare alcuni esempi: per i bambini disabili sembrerebbero essere più adeguati degli orti rialzati, specie perché spesso questi sono muniti di carrozzina; per le persone non vedenti un giardino che stimoli i sensi come l’olfatto, con piante profumate ed un corrimano con mappe tattili; mentre per le persone affette da Alzheimer un giardino con colori dai forti contrasti.
Per tale motivo ogni giardino necessita innanzitutto di un approfondimento sulla malattia delle persone che ne fruiranno, sarà curato tutto l’anno, adatto sia ai soggetti attivi (per esempio coloro che possono dedicarsi all’orto) che passivi e che possa ospitare animali come pesci, uccellini e farfalle. E, cosa fondamentale, deve essere sprovvisto di barriere architettoniche.
I giardini terapeuticisono una realtà in diversi ospedali e case di cura, adattati per sfruttare il potere curativo della natura e migliorare il benessere delle persone che ne hanno necessità.
Nello specifico, un giardino terapeutico è un ambiente progettato da professionisti qualificati per semplificare l’interazione degli utenti con gli elementi curativi della natura e raggiungerne gli obiettivi predefiniti clinicamente.
Immergersi in un giardino terapeutico può essere utile per migliorare il proprio benessere a qualsiasi età. Un’esperienza a contatto con la natura a beneficio di tutti.
Tutti i giardini progettati a scopo terapeutico si pongono l’obiettivo di far sentire meglio le persone non solo a livello fisico, ma anche psicologico, sociale e spirituale. Si tratta di luoghi in grado di rilassare la mente, calmare i pensieri e stimolare il funzionamento del sistema immunitario.
Rilassarsi o lavorare in un giardino terapeutico apporta diversi benefici per la salute e il benessere delle persone: permette di passeggiare all’aria aperta e ammirare la bellezza delle piante e dei fiori, riscoprire la connessione con la natura, imparare a prendersi cura delle piante, interagire socialmente per contrastare la solitudine, calmarsi in caso di iperattività o di aggressività, ritrovare l’equilibrio psico-fisico, riprendersi dallo stress dovuto ad una malattia o ad un’operazione, stimola la mente a livello creativo; inoltre migliora l’umore ed il funzionamento del sistema immunitario.
Per progettare queste specifiche aree verdi terapeutiche è quindi necessario conoscere la patologia da cui sono affetti i pazienti: per malati di Alzheimer, per disabili, malati di cancro o semplicemente per la riabilitazione.
Secondo le linee guida della loro progettazione, gli healing garden devono quindi: mettere a proprio agio l’utente con lo scopo di farlo sentire in un luogo sicuro; non vi devono essere barriere architettoniche; devono predisporre di aree di sosta per favorire il relax e le attività ricreative; deve essere strutturato con percorsi semplici e a senso unico ed è fondamentale, oltre alla manutenzione costante, un’attenta scelta della vegetazione e della sua disposizione, capace di distrarre l’utente riducendone lo stress.
Il verde agisce prettamente sulla componente emotiva del paziente e le ricerche scientifiche, avanzate da ambientalisti, psicologi, sociologi e neurologi, affermano che la natura ha uno straordinario potere terapeutico.
Per concludere, i giardini terapeutici non hanno lo scopo di curare il paziente, ma di migliorare la sua qualità di vita, aiutandolo a diminuire il dolore, ridurre lo stress e contrastare l’ansia e la depressione.
Valeria Glaray