Il presidente ucraino evoca l'immagine del muro parlando al Parlamento tedesco
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto al Parlamento tedesco. “C’è un muro in mezzo all’Europa, e quel muro separa la libertà dalla mancanza di libertà“, ha detto Zekensky collegato in videoconferenza con il Bundestag. Così, dopo aver citato Martin Luther King e l’11 settembre ieri al Congresso americano, oggi Zelensky davanti ai parlamentari tedeschi ha evocato l’immagine del muro.
“Questo muro è più alto con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci“, ha continuato il presidente ucraino, che non ha mancato di rinfacciare alla Germania la vicenda del Nord stream 2. “Abbiamo sempre detto che Nord Stream 2 fosse un’arma – ha attaccato Zelensky – e abbiamo sentito rispondere che fosse economia, economia, economia. Anche adesso esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa. È un’altra pietra per il muro. Abbiamo percepito resistenza, percepiamo che volete economia, economia economia“.
Il Nord Stream 2 è uno dei gasdotti più grandi del mondo. E’ il raddoppio di quello già esistente che collega direttamente la Russia alla Germania. La sua costruzione, realizzata dal colosso russo dell’energia Gazprom, nel cui consiglio di amministrazione siede l’ex cancelliere tedesco Schroeder, ha suscitato numerose critiche internazionali, soprattutto da parte degli Stati Uniti e della stessa Ucraina, che lo ritenevano una “minaccia alla sicurezza dell’Europa“. I fatti parlano da soli. Passando infatti dal mar Baltico, l’oleodotto permette al gas russo di arrivare in Germania tagliando fuori altri paesi, come la Polonia e la stessa Ucraina. Con l’entrata in funzione di Nord Stream 2, quindi, Kiev si sarebbe vista togliere “potere contrattuale” verso Mosca. Il gasdotto, a seguito delle polemiche interne alla Germania e all’escalation militare russa, non è mai entrato in funzione, nonostante sia stato completato.
Una prima stima dell’impatto economico della guerra in Ucraina arriva dall’Ocse. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, il conflitto potrebbe tagliare la crescita mondiale di un punto percentuale in un anno.