Dovrebbe riprendere in serata la trattativa per un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia
Il negoziato tra Russia e Ucraina, iniziato lunedì, riprenderà domani mattina. La conferma è arrivata da fonti della presidenza ucraina e dal capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky. I partecipanti dovrebbero essere gli stessi che si sono incontrati due giorni fa in Bielorussia a Gomel. Questo secondo round si svolgerà sempre in Bielorussia, ma in una località vicina al confine con la Polonia, la foresta di Bialowieza. Inizialmente si era parlato di questa sera, ma i problemi incontrati dalla delegazione ucraina a raggiungere la località hanno provocato il rinvio a domani. Sul tavolo della trattativa, ha aggiunto il capo negoziatore russo, ci sarà l’ipotesi di un cessate il fuoco.
Il riavvio della trattativa avviene in un momento molto difficile per l’Ucraina, che viene da una notte di pesanti bombardamenti. I paracadutisti russi sarebbero atterrati a Kharkhiv, seconda città del paese, della quale poco fa è stato di nuovo colpito il centro. Per le autorità ucraine i morti civili sarebbero già più di 2000 dall’inizio del conflitto, una settimana fa.
La Russia è inoltre tornata a evocare lo spettro delle armi atomiche. Il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ha infatti avvertito che “la terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante“. Non molto rassicurante nemmeno la notizia, data da un quotidiano online ucraino, della presenza a Minsk dell’ex presidente ucraino Yanukovich, deposto nel 2014 dai moti di piazza Maidan, e che Putin vorrebbe reinsediare a Kiev.
Sono 7 le banche russe escluse dal sistema di messaggistica Swift, il codice che permette i pagamenti internazionali tramite istituti di credito. La conferma alle anticipazioni di ieri è arrivata dalla Gazzetta ufficiale europea. Nella lista pubblicata compaiono i nomi di Bank Otkritie, Novicombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VNEsheconombank (VEB), VTB Bank. Come anticipato, non c’è Gazprombank, sulla quale transitano i pagamenti per il gas russo.
L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiede alla Russia di ritirare immediatamente le proprie truppe dall’Ucraina e interrompere le operazioni belliche, per la soddisfazione del presidente ucraino Zelensky. A favore hanno votato 141 paesi, 5 i contrari, 35 astenuti. Contro hanno votato solo Russia, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord e Siria.