Quinta notte di scontri in Ucraina. Dopo qualche ora di tranquillità nella notte l’esercito russo ha lanciato attacchi missilistici verso Kiev e Kharkiv, seconda città del Paese per popolazione. Secondo il servizio statale ucraino per le comunicazioni, che comunica attraverso un canale Telegram, gli attacchi sarebbero tutti stati respinti. E ai residenti della capitale l’esercito russo ha lanciato un appello nel quale afferma che la popolazione “può lasciare liberamente la città” e ha annunciato di aver preso il controllo di tutto lo spazio aereo ucraino.
Situazione completamente diversa a Chernihiv, situata nel nord dell’Ucraina a circa 50 chilometri dalla Bielorussia, dove un missile ha colpito un edificio residenziale, un asilo e un negozio nel centro. I media locali parlano di una donna ferita a seguito dell’attacco.
Nonostante gli scontri delle ultime ore lo Stato Maggiore ucraino fa sapere che la Russia ha rallentato il ritmo dell’offensiva e che gli occupanti russi stano tentando in tutti i modi di avere la meglio in alcune zone non ancora conquistate grazie alla tenacia della resistenza ucraina.
Il bilancio diffuso dai servizi di intelligence ucraina e riportato dal The Guardian parla di circa 5.300 i russi morti dall’inizio dell’invasione. Anche se il quotidiano britannico tiene a sottolineare come i dati non siano verificabili in modo indipendente. Il bilancio dei militari di Kiev parla anche di 191 tank, 29 velivoli, altrettanti elicotteri e 816 blindati distrutti.
Analizzando la vicenda dall’esterno sembrerebbe una situazione al limite del paradosso se si considera che intorno alle 10 a Gomel la delegazione ucraina incontrerà i rappresentati di Mosca per avviare un dialogo. Alla vigilia dell’incontro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pretenderebbe un cessate il fuoco immediato e il ritiro immediato delle truppe russe. Zelensky ha aggiunto che Kiev ascolterà ciò che la Russia ha da dire, anche se filtrerebbe molto scetticismo tra i vertici governativi e militari ucraini, in maniera tale che nessun cittadino dubiti che il presidente non abbia provato in tutti i modi a mettere la parola fine sul conflitto armato.
A livello economico la guerra in Ucraina e il conseguente inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia sta continuando a provocare pesanti ripercussioni in Europa. Le Borse europee hanno aperto tutte in forte calo: in avvio di seduta in forte calo per Francoforte (-2,08%), Parigi (-1,95%), Londra (-1,05%). Situazione complicata anche sulle altre borse internazionali dove il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile.
In Italia la situazione non è stata presa sottogamba e la Farnesina si è attivata tempestivamente per lanciare la “forte raccomandazione” a tutti i connazionali presenti in Russia a titolo temporaneo, come ad esempio turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili, di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia. È quanto si legge sul sito Viaggiare sicuri del ministero degli Esteri. E così come in tutta l’Ue da ieri pomeriggio anche l’Italia ha chiuso lo spazio aereo a tutti i voli provenienti dalla Russia.