Gli ultimi dati del Viminale sui profughi nel giorno in cui Draghi visita l'hub della Protezione civile di Palmanova
Sono quasi 60 mila i profughi dall’Ucraina giunti in Italia dall’inizio della guerra. Lo riferisce il ministero dell’Interno nel suo bollettino quotidiano. Più della metà è costituito da donne. Oltre 23 mila i minori.
E proprio di accoglienza ai profughi si è occupato oggi il presidente del Consiglio. Mario Draghi si è infatti recato in visita alla sede della Protezione civile di Palmanova, in Friuli Venezia Giulia. Dall’hub in provincia di Udine sono partiti oggi 4 tir di aiuti umanitari diretti verso la Polonia.
“Questa visita alla protezione civile è fonte di conforto“, ha esordito il premier parlando con i giornalisti. “Abbiamo reagito a tutte le emergenze di questi ultimi due anni integrando le decisioni del Governo con quelle di Regioni e Comuni“, ha detto Draghi facendo riferimento alla pandemia. “Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che non dobbiamo dimenticare“. Draghi poi ha assicurato: “Il sostegno all’accoglienza non mancherà“, perché il Governo ha deciso “di ascoltare gli italiani: la loro disponibilità, il loro entusiasmo, la loro accoglienza. Di ascoltare la loro bontà“.
Draghi sa che arriveranno ancora “chissà quanti altri profughi“. Gli ultimi numeri forniti da Kiev sono da esodo biblico. Si parla di oltre 3 milioni di persone arrivate nell’Unione europea, di cui 2 milioni in Polonia, e di 11-12 milioni di sfollati interni, persone costrette a lasciare le proprie città e a rifugiarsi in altre aree dell’Ucraina.