Il presidente russo avverte i paesi confinanti e l'occidente: "nuove restrizioni peggiorerebbero la situazione"
Il presidente russo Vladimir Putin, al nono giorno di guerra contro l’Ucraina, torna a avvertire i paesi vicini e l’occidente. “Vorrei sottolineare ancora una volta – afferma il numero uno del Cremlino – che non abbiamo cattive intenzioni nei confronti dei vicini. Consiglierei loro di non esacerbare le tensioni e di non imporre alcuna restrizione. Stiamo onorando tutti i nostri obblighi e continueremo a farlo”. Parole pronunciate durante un collegamento video. “Credo – prosegue Putin – che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente“.
Il portavoce del Cremlino ha poi aggiunto, rivolgendosi ai russi, che “non è il momento di dividersi, è il momento di unirsi. E di unirsi attorno al nostro presidente“. Quanto alle sanzioni, non serviranno a far cambiare posizione a Mosca, e gli “Obiettivi in Ucraina saranno raggiunti“. Il Cremlino ha poi per il momento escluso colloqui tra il presidente russo e l’ucraino Zelensky. “Adesso è il momento del dialogo tra le delegazioni“.
Quanto all’accordo raggiunto ieri, durante il negoziato in Bielorussia tra Ucraina e Russia, il consigliere di Zelensky, Podolyak, fa sapere che il presidente Putin è stato a colloquio con il cancelliere tedesco Scholz, proprio per parlare di corridoi umanitari.
Poco fa è intervenuto il direttore generale della Nato Jens Stoltenberg. “È probabile che i giorni a venire siano peggiori, con più morti, più sofferenza e più distruzione“, ha avvertito Stoltenberg, che poi ha escluso l’istituzione di una no-fly zone sui cieli ucraini, come invece ha più volte chiesto Zelensky per evitare i bombardamenti sulle città ucraine. Niente aerei o truppe Nato in territorio ucraino.