• 22 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Guerra Ucraina, oggi il secondo round di colloqui

Alla vigilia del secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina, il ministero della Difesa russa ha annunciato che ci saranno delle “pause” per permettere l’evacuazione dei civili dal Paese verso i “corridoi umanitari“. E proprio la questione dei corridoi umanitari sarà al centro dell’incontro di oggi, inizialmente previsto per le 13 e che poi è slittato di un paio d’ore. Anche in questa occasione i colloqui si svolgeranno in Bielorussia, nella città nordoccidentale di Brest , situata a circa 9,5 km dal confine con la Polonia e poco meno di 60 km da quello ucraino.

La Russia ammette di aver perso 500 militari da inizio conflitto, mentre L’Ucraina rivendica di aver ucciso 9.000 soldati russi, di aver distrutto 217 tank, 90 pezzi di artiglieria, 900 blindati e 42 lanciarazzi. Gli aerei abbattuti sarebbero in totale 30.

La conquista di Kherson

Anche nell’ottavo giorno di conflitto i bombardamenti e gli attacchi continuano senza sosta: è ufficiale la conquista di Kherson, nodo strategico che sorge in prossimità dell’estuario del fiume Dnepr e quindi con uno sbocco diretto sul mar Nero. Il governatore Hennadiy Lahuta ha annunciato ai media locali che l’esercito russo ha sequestrato il palazzo dell’amministrazione regionale di Kherson. “Tuttavia non abbiamo smesso di fare il nostro lavoro.– ha dichiarato Lahuta – Lo staff operativo regionale, che io guido, continua a lavorare per risolvere questioni urgenti per aiutare i residenti della regione. Stiamo aspettando aiuti umanitari. Per favore non credete alle fake e non fatevi prendere dal panico“.

Kiev e Kharkiv sotto i bombardamenti

Continuano a piovere missili su Kharkiv e Kiev. Il sito ucraino Kyiv Indipendent ha annunciato che nella città di Izyum, nel distretto di Kharkiv, sei adulti e due bambini hanno perso la vita all’interno di un edificio residenziale a seguito di un attacco russo. Inoltre le bombe hanno colpito almeno tre scuole e la Cattedrale dell’Assunzione della città. Sotto le bombe a Kharkiv morta anche un’osservatrice Osce: la vittima è Maryna Fenina, cittadina ucraina membro della Missione speciale di monitoraggio dell’Osce nel Paese (Smm). A testimoniare l’opera di accerchiamento della capitale c’è anche l’avanzata delle truppe russe su Okhtyrka, a 110 km da Kharkiv, nella quale sono stati inflitti gravi: decine gli edifici residenziali distrutti.

Zelensky elogia la resistenza ucraina: “Non abbiamo altro da perdere se non la nostra libertà”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un nuovo video sottolineando che le linee di difesa dell’Ucraina stanno resistendo nonostante non ci sia stata tregua nella notte nei bombardamenti delle città da parte della Russia. Il cambiamento nella tattica russa, prendere cioè di mira le aree civili, mostra che l’Ucraina è riuscita a resistere al piano di Mosca per una rapida vittoria tramite un assalto di terra, ha aggiunto. “Non abbiamo altro da perdere se non la nostra stessa libertà“, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che l’Ucraina riceve quotidianamente forniture di armi dai suoi alleati internazionali.

Macron cerca di mediare tra Putin e Zelensky

Fonti dell’Eliseo affermano che il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato questa mattina al telefono prima con il presidente russo, Vladimir Putin, e successivamente ha telefonato all’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.

Una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata, ha detto in mattinata il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. “Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia“, ha aggiunto secondo quanto riporta Interfax. “La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni subiti durante la brutale guerra di Mosca“, ha avvertito nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video e ha sottolineato: “Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città“.

Guerra Ucraina

Di Maio: “La governo russo la carta della diplomazia non è mai interessata. Nemmeno il popolo russo vuole questo conflitto”

Dobbiamo tenere aperta la strada della diplomazia e del dialogo, rimanendo in contatto con tutte le parti soprattutto per ottenere un cessate il fuoco nelle prossime ore, ma nel frattempo le bombe continuano ad esplodere e il popolo ucraino continua a soffrire“. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Il titolare della Farnesina ha ricordato l’Italia, insieme a tutti i partner europei, abbia provato a far dialogare le due parti. Poi ha lanciato gravi accuse nei confronti del presidente Putin: “Ma la carta della diplomazia, al governo russo, non è mai interessata: noi volevamo trovare una soluzione diplomatica, ma loro ammassavano le truppe al confine con l’Ucraina, per poi invaderla.”

Una guerra che neanche il popolo russo vuole, sottolinea Di Maio, e che sta facendo provocando migliaia di vittime innocenti tra i civili. La soluzione sarebbe quella di portare Putin “a riprendere la strada della diplomazia, ma per farlo la guerra deve finire ed è proprio Putin che deve fermarla. Il negoziato che oggi riparte deve essere reale e portare, come già detto, intanto a un cessate il fuoco“. In attesa di arrivare a un cessate il fuoco “è importante continuare a sostenere il popolo ucraino, che sta resistendo eroicamente – conclude di Maio -. Quel popolo difende anche i nostri valori e la sicurezza di tutta Europa. Tutti noi oggi dobbiamo sentirci cittadini ucraini”.

Il ringraziamento all’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo: “Ha salvato oltre 100 italiani”

Poco prima delle 14, sempre attraverso i social, l’ex capo politico del Movimento 5 stelle ha informato che l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si è messa in contatto con l’ambasciatore in Ucraina Pier Francesco Zazo, a cui ha tributato un ringraziamento speciale: “È stato l’ultimo a lasciare Kiev, dopo aver messo in salvo oltre 100 italiani. – ha sottolineato Di Maio – A lui e a tutto il personale dell’Ambasciata va il ringraziamento del Governo italiano. Questo è il simbolo di un Sistema Italia che sta funzionando e che, con impegno, continua a dare il massimo in una situazione drammatica. Grazie.”

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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