All’indomani del primo giorno di negoziati tra Ucraina e Russia prosegue senza sosta il sesto giorno di combattimenti. Nuove immagini satellitari diffuse da Maxar Technologies mostrano un enorme convoglio di veicoli militari, lungo circa 64 km, che avanza a nord-ovest di Kiev e punta dritto verso la capitale. Il lungo serpentone di mezzi è formato da centinaia di carri armati, veicoli blindati, logistici e artiglieria trainata.
Ma oltre al monitoraggio delle attuali mosse di Vladimir Putin le immagini degli stessi satelliti hanno scoperto come nelle settimane antecedenti all’invasione la Russia stesse ammassando centinaia di veicoli miliari, aerei ed elicotteri in Bielorussia. Manovre che fanno intuire facilmente come la decisione di attaccare l’Ucraina fosse stata presa molto prima della settimana scorsa. Russia e Bielorussia avevano giustificando l’ingente mobilitazione militare come esercitazioni congiunte, ma i satelliti hanno svelato come i mezzi militari russi non siano più tornati in patria.
Il sindaco di Kiev, l’ex pugile Vitali Klitschko, ha dichiarato alla Cnn che la capitale è sotto attacco non-stop, ma che nonostante questo la città potrebbe resistere a lungo alle forze inviate da Mosca. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha proseguito il primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”.
La situazione nella capitale è talmente complicata che l’ospedale di Kiev si è vista costretta a trasformare il seminterrato in un reparto pediatrico improvvisato. A raccontarlo è la Bbc che ha documentato la situazione con alcune immagini in cui si vedono i bambini, alcuni dei quali malati oncologici, sistemati con letti e attrezzature ospedaliere nello spazio sotto il nosocomio, insieme alle infermiere e ai genitori. Il seminterrato è infatti usato sia come rifugio per proteggere i pazienti dagli attacchi in atto nella capitale, ma anche come reparto improvvisato dove curare i piccoli pazienti.
Oltre a Kiev sono diverse città del Paese assediate e nelle quali dall’alba di questa mattina hanno cominciato a suonare le sirene: così come riportato dai media locali l’allarme bomba è scattato a Kharkhiv, Rivne, ad ovest di Kiev, Ternopil, Vinnytsia e Volyn. E il governo ucraino ha denunciato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra nel Paese.
Tra le città che hanno riportato le peggiori conseguenze spicca Kharkhiv, città situata ad Ovest del Paese e a circa 50 chilometri dal confine russo, dove gli attacchi sono proseguiti per tutta la notte. Il sindaco Ihor Techerov ha fatto sapere che i militari russi hanno fatto saltar le sottostazioni elettriche causando gravi problemi ai rifornimenti di elettricità e acqua.
Diverse testate locali hanno annunciato la distruzione dei piani superiori di due grattacieli, le cui esplosioni potrebbero essere state provocate da una testata missilistica o addirittura da bombe piazzate all’interno degli edifici. E bollettino riferisce che gli attacchi di ieri nella città hanno provocato la morte di 11 persone e decine di feriti, oltre alla distruzione di almeno 87 edifici residenziali.
In un video pubblicato nelle ultime ore dal Guardian si vede una base militare in fiamme a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev, senza ombra di dubbio attaccata dai militari russi.
Oltre 70 militari ucraini sarebbero stati uccisi nell’attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell’edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. In un successivo post su Facebook, Zhyvytskyy ha parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. Lo riporta il Guardian.
Non tutta la Russia è a favore del conflitto a fuoco in Ucraina. La conferma arriva dalle piazze dove ieri si sono riversati migliaia di cittadini russi per protestare contro la guerra: sono state almeno 413 le persone arrestate durante le manifestazioni. A riportarlo è il sito per i diritti civili Ovd-Info, che fa salire il totale delle persone arrestate dall’inizio delle manifestazioni giovedì a 6.440. Circa la metà degli arresti, 3.126, sono stati effettuati durante le proteste a Mosca, mentre 2.084 a San Pietroburgo, ha riferito il sito.