Mario Draghi vuole che la Cina non aiuti Mosca ma intervenga per la pace
La Cina “si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi allo sforzo di pace“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo.
Un intervento incentrato sulla guerra in Ucraina, nel quale il premier ha sottolineato l’importanza dei rapporti tra l’Europa e la Cina. “Fondamentale – ha spiegato il premier – che la Ue sia compatta nel mantenere aperti spazi di dialogo con la Cina perché contribuisca allo sforzo internazionale di mediazione. Dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi allo sforzo di pace“. La prima occasione di dialogo potrebbe essere il vertice Unione europea-Cina del primo aprile.
Draghi ha illustrato ai deputati i tanti impegni che lo attendono nei prossimi due giorni a Bruxelles. Il Consiglio europeo del 24 e 25 si aprirà quindi con l’incontro con il presidente americano Joe Biden e sarà preceduto da un vertice Nato straordinario e da un vertice G7. Per il premier “La comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del Presidente Zelensky“.
Draghi ha poi ribadito che la Russia sta ostacolando qualsiasi avvio di negoziato. “L’Italia – afferma il capo del governo – lavora con determinazione, insieme a tutta la comunità internazionale, per la cessazione delle ostilità. La nostra volontà di pace si scontra però con quella del Presidente Putin, che non mostra interesse ad arrivare a una tregua che permetta ai negoziati di procedere con successo. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente anche Mosca“.
“Il Consiglio Europeo avviene ad un mese esatto dall’invasione russa all’Ucraina. Da allora secondo l’ufficio dell’alto commissario dei diritti umani sono state registrate 2510 vittime civili tra cui 78 bambini e 1500 feriti, sono numeri provvisori che sottostimano i morti e feriti, numeri che continuano a crescere“. Ieri Zelensky ha parlato di 117 bambini che hanno perso la vita.
Il premier ha voluto ringraziare per il loro coraggio i tanti russi che protestano contro la guerra e per questo sono stati arrestati. “Non dobbiamo avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare uno scontro di civiltà. Molti cittadini russi si sono schierati contro la guerra e protestano mettendo a rischio la propria incolumità. A loro va la nostra amicizia e la solidarietà“.
Al Consiglio europeo si parlerà anche dei prezzi dell’energia. Quello del gas è calato ma resta altissimo. Benzina e gasolio alla pompa, ha sostenuto Draghi, costano in Italia come nel resto d’Europa. Ieri, nella sua informativa urgente alla Camera, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha spiegato che per diventare completamente indipendenti dal gas russo serviranno 3 anni. L’Italia importa il 95% del gas, di cui quasi metà da Mosca. Questo vuol che, se si dovesse bloccare l’approvvigionamento di gas siberiano, saremmo fortemente a rischio. Nell’immediato ci aiuterà la primavera, con le sue temperature miti, ma per i prossimi due inverni i riscaldamenti costituirebbero un grosso problema. A medio termine, oltre a differenziare le fonti di approvvigionamento, si punta sul gas liquido, quello cioè che non arriva con gli oleodotti ma con le navi. Il ministero ha già dato mandato per negoziare l’acquisto di una delle ambitissime Floating Storage and Regasification Units, unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, e il noleggio di una seconda unità. Si dovrà poi costruire nuovi rigassificatori, ma servirà tempo.
Nuovo appello alla pace di Papa Francesco. “Con la guerra tutto si perde, tutto, non c’è vittoria in una guerra, tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità“, ha detto il pontefice durante l’udienza generale. “Le notizie delle persone sfollate, delle persone che fuggono, persone morte, persone ferite, tanti soldati caduti da una parta e dall’altra, sono notizie di morte“, ha aggiunto Bergoglio.